Pesaro brilla a Los Angeles illuminata dalla stella di Luciano Pavarotti, che è stata posata oggi nella Walk of Fame di Hollywood.
“È un grande onore e una grande soddisfazione essere qui”, ha detto il sindaco di Pesaro Matteo Ricci all’Italian Cultural Institute (Icc) di Los Angeles, durante la presentazione della tre giorni di “Luciano Pavarotti – The star”, promossa in collaborazione con il Consolato Generale d’Italia a Los Angeles a cui ha partecipato, tra gli altri, anche Cristina Pavarotti. “Quello che Hollywood gli tributa è un riconoscimento globale che rende merito alla carriera di uno dei più grandi artisti che l’Italia abbia avuto; uno degli italiani più famosi, capace di riempire teatri e sale emozionando il pubblico”.
Ricci ha ricordato come Pesaro fosse la seconda città di Luciano Pavarotti, quella in cui aveva la sua casa sul mare, la residenza artistica in cui produceva e il luogo di grandi ricordi familiari, come ha ricordato la figlia Giuliana.
La casa di Pavarotti, affacciata sul Lido che oggi porta il nome del Maestro, è anche una delle cartoline più belle del territorio. Uno spazio in cui il tenore ha costruito un legame umano, solidale e creativo fortissimo con Pesaro, “che aveva nel cuore quanto noi abbiamo nel cuore lui”, racconta il sindaco.
Nel frattempo Pesaro è diventata Capitale italiana della cultura 2024, un titolo che si aggiunge a quello di Città della Musica UNESCO, ottenuto nel 2017 grazie, oltre a Pavarotti, anche al grande Gioachino Rossini, compositore che porta la città in giro per il mondo.
Ricci ha poi ricordato il percorso che ha portato alla conquista del titolo di Capitale italiana della cultura 2024: “Una candidatura che abbiamo vinto presentando un dossier che sembra scritto proprio a casa di Luciano e che si chiama ‘La natura della cultura’. Il luogo dove Pavarotti aveva scelto di vivere era una casa racchiusa da un parco, posta davanti al mare, affacciata su una baia splendida. Proprio da quel luogo di natura, il Maestro produceva tanta cultura: da lì il suo canto ha preso il volo”.
Motore anche di quella creatività che Pesaro racconta con il concetto di ‘città-orchestra’, che farà suonare una musica di rinascita, da qui al 2024, con tutti gli strumenti che ha a disposizione: imprese, associazioni e istituzioni, coinvolgendo l’intera provincia di Pesaro e Urbino.
Sarà una grande occasione per il territorio e per tutta la regione Marche dopo anni nei quali, a causa del covid, si è dovuto rinunciare alla cosa più bella che Pesaro possa offrire: la musica e la cultura.
“Ci stiamo preparando al meglio al 2024 – ha concluso Ricci – e questa tappa negli Stati Uniti è tra le più importanti di questo ‘crescendo rossiniano’ che sarà un’occasione di presentazione della bellezza italiana nel mondo. Il rammarico più grande che abbiamo è che questa ‘città-orchestra’ non possa avere a cantare con lei il più grande tenore di tutti i tempi, Luciano Pavarotti. Ma noi lo abbiamo nel cuore e la sua musica, il suo ricordo, splenderà insieme alla città che portava dentro di sé. Cercheremo di essere all’altezza del grande Maestro dando il meglio di noi”.