Una grave falla di sicurezza appena scoperta da Apple consentirebbe agli hacker di prendere il pieno possesso della maggioranza dei dispositivi iPhone, iPad e Mac.
L’allarme è stato lanciato dalla stessa società di Cupertino, che mercoledì scorso ha pubblicato due bollettini relativi al problema. Il bug consentirebbe ai malintenzionati di ottenere “l’accesso completo all’amministrazione” del sistema, potendo installare ed eseguire qualsiasi programma (compresi malware e software di spionaggio).
Ad essere coinvolta è la maggioranza dei mela-dispositivi attualmente in circolazione: i modelli di iPhone da 6S in poi, le versioni di iPad dalla quinta generazione in avanti (oltre a tutti i modelli di iPad Pro e di iPad Air 2), nonché i computer Mac con sistema operativo MacOS Monterey, e persino alcuni modelli di iPod.
Apple ha messo a disposizione degli interessati un aggiornamento che risolverebbe le falle in questione, chiedendo di provvedere al più presto per evitare ulteriori danni. Per evitare di “invogliare” la comunità cracker, il colosso californiano non ha specificato né chi ha scoperto le vulnerabilità né dove sono state trovate, ma sembrerebbero circa una decina i casi in cui le falle sarebbero state sfruttate da malintenzionati.
Alcune tipologie di virus, come quelli progettati dalla società israeliana NSO Group, sfruttano i bug di cellulari, tablet e PC per infettarli con uno spyware, trafugandone le informazioni e monitorandoli continuamente (anche mediante fotocamera e microfono). Tra i principali clienti della NSO ci sono non a caso servizi segreti di tutto il mondo e regimi repressivi, che li usano contro i dissidenti in patria e all’estero.