Ha detto di “no” una corte d’appello della Florida quando una minorenne senza genitori ha richiesto l’autorizzazione ad abortire. La ragazza, sostiene la corte, nonostante abbia dichiarato di non sentirsi “pronta ad avere un bambino”, avendo 16 anni non è sufficientemente matura per decidere l’interruzione di gravidanza.
La giovane, della quale non è stata svelata l’identità, viene identificata solo come Jane Doe 22-B, vive con un familiare ed ha un tutore legale: secondo la legge della Florida, dovrebbe ottenere da questo tutore il consenso all’aborto.
La ragazza ha chiesto al tribunale di poter abortire anche senza aver ottenuto questo consenso, dichiarando di frequentare ancora a scuola, di non avere un lavoro e che, in caso dovesse partorire, il padre del bambino non sarebbe in grado di fornire alcun tipo di aiuto.
La sua richiesta arriva alla decima settimana di gestazione ed ha subito, prima del rifiuto della corte d’appello, anche quello della giudice della contea di Escambia, Jennifer Frydrychowicz.
Le sentenze hanno fatto subito rumore e sono state aspramente criticate dalla deputata democratica locale, Anna Eskamani, che su Twitter ha scritto che “nelle politiche antiaborto della Florida c’è molta crudeltà: invece di ascoltare e dare fiducia ad una ragazza di 16 anni, lo Stato la costringe a partorire”.