La Cina prenderà tutte le misure risolute necessarie se il viaggio a Taiwan della speaker della Camera Nancy Pelosi andrà avanti al fine di “garantire la sovranità e gli interessi” di Pechino.
È stata una conferenza stampa particolarmente tesa quella della portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying, che ha ribadito come la visita nell’Isola sarebbe “sconsiderata e provocatoria”, aggiungendo che la colpa sarebbe da attribuire soltanto agli Usa. La parte statunitense “si assumerà la responsabilità e pagherà il prezzo per aver minato la sovranità e gli interessi della Cina”.
“Sono gli Stati Uniti i responsabili delle provocazioni che hanno portato a un aumento delle tensioni nello Stretto di Taiwan”, ha aggiunto, criticando la cosiddetta “logica da estorsione” con cui gli Usa possono fare quello che vogliono. Hua, inoltre, non ha voluto commentare i suggerimenti per le misure da adottare per impedire la visita di Pelosi diventati virali sui social media in mandarino, tra cui figura anche l’abbattimento dell’aereo con i missili.
“Se gli Stati Uniti giudicano male o gestiscono male questo problema, porteranno a conseguenze disastrose la regione di Taiwan”, ha osservato ancora la portavoce, affermando che Washington e Taipei “hanno prima collaborato per fare provocazioni”, mentre la Cina è stata costretta ad agire per “autodifesa”.
“È difficile immaginare un comportamento più sconsiderato e provocatorio di questo”, ha continuato Hua con enfasi, accusando gli Stati Uniti di collaborare con “le forze separatiste” di Taiwan e “qualsiasi contromisura adottata dalla Cina sarebbe giustificata”, perché il diritto internazionale e la storia sono “dalla parte della Cina”.