Il ramo americano dell’azienda telefonica T-Mobile ha accettato di pagare 350 milioni di dollari e di spenderne altri 150 milioni per aggiornare la sicurezza dei dati per risolvere il contenzioso su un attacco informatico dell’anno scorso che ha compromesso le informazioni appartenenti a circa 76,6 milioni di persone.
L’accordo preliminare è stato depositato al il tribunale federale di Kansas City, nel Missouri. T-Mobile ha negato gli illeciti contestati, tra cui le accuse di aver violato i suoi doveri di proteggere i dati personali dei clienti.
La compagnia aveva rivelato la violazione lo scorso agosto, dicendo in un primo momento che il problema riguardava circa 47 milioni di schede. Il numero è presto cresciuto oltre i 50 milioni e T-Mobile ha affermato che a novembre la sua indagine ha scoperto altri 26 milioni di persone le cui informazioni personali sono state consultate. Le informazioni violate riguardavano nomi, indirizzi, date di nascita, dati della patente di guida e numeri di previdenza sociale.
L’accordo raggiunto copre contenziosi a livello nazionale combinando almeno 44 azioni legali collettive proposte. La società prevede di conseguenza un addebito al lordo delle imposte di circa 400 milioni di dollari nel secondo trimestre di quest’anno per l’accordo.