Prima il bastone, poi la carota. Hanno due facce le dichiarazioni del portavoce del Ministro degli Esteri russo Alexei Zaitsev sulla star del basket americano Brittney Griner, detenuta in una prigione moscovita da febbraio con l’accusa di possesso di droga.
Secondo Zaitsev, quelle raccolte contro la giocatrice sono “prove inconfutabili” riguardanti un “grave reato”, che possono portare al carcere fino a 10 anni.
I tentativi di descrivere il suo arresto come “illegale”, continua il funzionario del governo di Putin, non stanno in piedi, perché “la legge è stata violata e le argomentazioni sulla natura innocente delle predilezioni di Griner, che fra l’altro sono punibili in alcuni Stati degli Usa, sono inappropriate”.
Dopo aver esposto chiaramente la posizione russa, il portavoce ha però aperto una spiraglio sulla liberazione della cestista, facendo sapere che “nessuno le impedisce di ricorrere alla procedura di appello e di chiedere clemenza”.
Frasi che, nella delicata prassi istituzionale, significano una tiepida distensione dei rapporti e portano a credere che la pressione diplomatica esercitata dagli Usa stia iniziando a portare i suoi frutti.
L’arresto della 31enne cestista americana, impegnata anche nel campionato russo, è stato fin dall’inizio un caso mediatico, con gli Stati Uniti che hanno sempre ritenuta “ingiusta” la sua detenzione e ne chiedono il rilascio immediato.
In occasione della festa dell’Independence Day del 4 luglio, Brittney ha inviato una lettera al presidente Joe Biden chiedendogli di fare “tutto il possibile” per farla ritornare a casa. “Sono terrorizzata dalla possibilità di rimanere per sempre” in una prigione russa.
Lettera che, come confermato dalla portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre, è arrivata a destinazione ed è stata letta da Biden. Nessuna notizia, però, sulla sua reazione. “È una cosa molto personale per lui”, ha detto Jean-Pierre, specificando però che il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e il Segretario di Stato Antony Blinken hanno entrambi parlato con la moglie di Griner.
Venerdì scorso, intanto, Brittney si è presentata in tribunale per una prima udienza, durante la quale sono state notificate le accuse, ma il processo dovrebbe aprirsi a dicembre e fino ad allora la giocatrice dovrebbe rimanere in carcere.