Altri guai in vista per l’ex presidente Donald Trump. Dopo la commissione d’inchiesta parlamentare sul 6 gennaio, che ha accertato il ruolo decisivo del guru GOP nella sedizione contro il Campidoglio, ora a voler far luce sulle attività di “The Donald” è anche la magistratura ordinaria.
Un gran giurì federale ha infatti notificato un mandato di comparizione per gli amministratori della Digital World Acquisition Corporation, società che è in procinto di fondersi con Truth Social – la piattaforma creata da Donald Trump dopo essere stato bandito da Facebook e Twitter.
L’annuncio, arrivato lunedì, è un’importante battuta d’arresto per la strategia dell’ex presidente di quotare in borsa la Trump Media & Technology Group (TMTG), che è la società holding di Truth Social.
La fusione tra TMTG e Digital World era stata approvata nell’ottobre dello scorso anno e la conclusione dell’operazione era prevista per la seconda metà di quest’anno. L’operazione è attualente al vaglio della Securities and Exchange Commission (SEC) e della Financial Industry Regulatory Authority.
La transazione, che avrebbe portato a Truth Social 1,3 miliardi di dollari e alla quotazione in borsa, subirà quasi certamente ulteriori ritardi a causa delle ultime rivelazioni.