“Non vivo più con il mio padre biologico e non desidero essere legato a lui in alcuna forma o modo”
Sono queste le parole con cui Xavier Musk, il figlio 18enne del miliardario Elon, ha presentato i documenti a Santa Monica, in California, chiedendo di essere riconosciuto come Vivian Jenna Wilson e di passare dal genere maschile a quello femminile.
Una questione di pronomi che, ironia della sorte, è proprio un tema sul quale l’uomo più ricco del mondo ha subito dure critiche in passato. Su Twitter si è espresso circa varie questioni che riguardano i transgender e l’anno scorso si è lamentato del fatto che le persone usassero i pronomi per definire la loro identità.
Celebre è ormai, almeno negli Stati Uniti, la differenziazione tra she/her, he/him, they/them, utilizzati da individui che si riconoscono in diverse generi. Il neutro è usato spesso dalle persone gender fluid o non binarie, oltre che da alcuni transgender. Secondo le convenzioni, gender fluid, non binari o trans possono anche ricorrere a she/her o he/him quando e se lo ritengono opportuno.
Elon Musk's 18-year-old daughter has filed to legally change her name to confirm to her gender identity.
The official reason given: "Gender identity and the fact that I no longer live with or wish to be related to my biological father in any way, shape or form." pic.twitter.com/t04P9m8fEI
— KnowNothing (@KnowNothingTV) June 20, 2022
Una complicazione linguistica che Musk non ha mai visto con favore e che oggi gli si ritorce contro. Come se non bastasse, il fondatore di Tesla ha dichiarato pubblicamente il suo appoggio al governatore repubblicano della Florida Ron DeSantis, condannato dalla comunità LGBTQ per la sua proposta di legge che impedisce la discussione dell’identità di genere e dell’omosessualità nelle classi per i bambini dall’asilo alla terza elementare, la cosiddetta “Don’t Say Gay”.
Tutto ciò è bastato a Xavier, uno dei sei figli avuti da Musk con la ex moglie Justine Wilson, per firmare un documento ufficiale e chiedere una nuova identità.
La coppia è stata insieme dal 2000 al 2008. Il loro primo figlio, Nevada, è nato nel 2002 ed è morto per la sindrome della morte improvvisa del lattante (SIDS) a 10 settimane. La coppia ha poi avuto due gemelli, Xavier e Griffin, e altri tre gemelli: Damian, Kai e Saxon, che oggi hanno 16 anni. Musk ha anche altri due bambini insieme alla cantante canadese Grimes: X Æ A-Xii e Exa Dark Sideræl, che si fa chiamare Y.
Finito nel circolo vizioso dei commenti spinosi, la scorsa settimana Musk non ha resistito all’impulso di definire “virtue signalling” i detrattori del nuovo speciale comico di Ricky Gervais definito “transfobico”.
“Virtue signalling” è un termine ben specifico, con cui si intende l’atteggiamento di esasperata ostentazione di aderenza ai valori morali per ottenere visibilità o facile consenso. In poche parole “perbenismo”, nell’accezione negativa del termine. “I ‘critici’ non criticano, ma danno prova di ‘virtue signalling’ – ha scritto Musk – non sono in contatto con la gente e quindi perdono la loro credibilità”.
In realtà, le accuse al miliardario non sono una novità. Quando ad aprile ha provato ad acquistare Twitter, molti dipendenti si sono scagliati contro di lui accusandolo di essere retrogrado e bigotto.
Uno di questi, durante una riunione, lo ha descritto come anti-gay e anti-transgender, esprimendo il timore che la sua proprietà potesse danneggiare gli sforzi fatti per assumere nuovi lavoratori della comunità LGBTQ.
“Cosa dovremmo dire a loro durante le conferenze, quando ci chiederanno perché dovrebbero essere assunti dall’azienda quando ci siamo appena venduti a un omofobo e transfobico dichiarato?”, ha chiesto a Dalana Brand, responsabile del personale e della diversità di Twitter.
In quell’occasione Brand ha diplomaticamente evitato di commentare, limitandosi a dire di non poter “parlare dei sentimenti personali di Elon su queste cose. Non posso esprimermi su ciò che ha fatto nelle altre aziende”.
Un’ombra che lo accompagna e che, oltre a numerosi sostenitori, gli ha fatto perdere anche l’affetto di un figlio.