È stata bocciata per incostituzionalità la legge che impone le quote rosa nei consigli di amministrazione delle società della California. Lo ha stabilito venerdì un tribunale di Los Angeles, ritenendo che la norma violi il diritto costituzionale alla parità di trattamento.
La disposizione impone alle società quotate in borsa con sede in California di avere una donna nel proprio consiglio di amministrazione (entro la fine del 2019), due donne in caso di CdA con cinque membri, oppure tre donne per i CdA con più di sei componenti (in entrambi i casi entro gennaio 2022).
Le quote rosa erano state portate in tribunale dal gruppo legale conservatore Judicial Watch, che riteneva l’utilizzo di soldi pubblici per applicare quote di genere una circostanza incompatibile con la Costituzione del Sunshine State.
Poco più di un mese fa, seguendo un ragionamento analogo, un’altra corte di Los Angeles aveva stabilito l’incostituzionalità di una legge che imponeva alle aziende di avere un numero minimo di appartenenti a minoranze etniche o della comunità LGBTQI nei loro CdA.
Come riporta l’Associated Press, prima dell’entrata in vigore della legge californiana, le donne occupavano il 17% dei posti totali nei consigli di amministrazione delle principali aziende californiane quotate a Wall Street. Alla fine dello scorso anno, invece, la percentuale è aumentata fino al 32%, rispetto al 27% circa a livello nazionale.
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