I negoziati a Vienna volti a rilanciare l’accordo nucleare con l’Iran sono stati annullati a tempo indeterminato dopo che la Russia ha ribaltato i colloqui sollevando obiezioni alla partecipazione di Mosca mentre sono attive le sanzioni statunitensi imposte come punizione per l’invasione dell’Ucraina.
L’Alto rappresentante degli affari esteri dell’Unione europea Josep Borrell ha annunciato la decisione di “sospendere” i colloqui in un tweet, citando “fattori esterni” che hanno portato a questa decisione. I negoziatori per i sette paesi coinvolti hanno trascorso la maggior parte dell’ultimo cercando di trovare il modo per rilanciare l’accordo nucleare del 2015 in seguito alla decisione del presidente Donald Trump di ritirare gli Stati Uniti.
Secondo fonti diplomatiche, Borrell si riferisce alla richiesta della Russia di applicare lo sgravio delle sanzioni statunitensi ai suoi futuri rapporti con l’Iran come condizione per partecipare a un nuovo accordo. L’invasione russa, dunque, minaccia anche di far deragliare i colloqui sul nucleare iraniano.

Il testo del nuovo accordo è “pronto e sul tavolo”, ha detto Borrell, aggiungendo che lui e il suo team rimarranno in contatto con tutti i partecipanti per superare gli ostacoli rimanenti e arrivare a una conclusione.
“È una situazione grave – ha dichiarato Esfandyar Batmanghelidj, membro del Consiglio europeo per le relazioni estere – se si perde slancio in questa fase avanzata, le dinamiche cambiano e potrebbe diventare impossibile riprendere i colloqui”.
I colloqui a Vienna si erano concentrati sulla definizione di un calendario per riportare gli Stati Uniti e l’Iran in conformità al Piano d’azione coordinato del 2015. In base al nuovo accordo, gli Stati Uniti dovrebbero revocare le nuove dure sanzioni imposte con Trump e l’Iran dovrebbe frenare i progressi fatti nel frattempo al suo programma nucleare.
L’accordo era così vicino che all’hotel Palais Coburg, dove si tenevano i colloqui, era stato perfino già installato un podio per le cerimonie finali: nelle ultime settimane, infatti, l’Iran aveva sempre più manifestato la sua volontà di finalizzare le pratiche.
Ora si prevede che le consultazioni informali continuino, affermano i negoziatori, per includere l’esplorazione di modi per finalizzare l’accordo senza la Russia, cosa che sarebbe complicata, ma non impossibile. La Russia svolge un ruolo chiave nell’attuazione dell’accordo, in quanto paese responsabile della spedizione e dello stoccaggio delle scorte in eccesso di uranio arricchito dell’Iran, per il quale dovrebbe essere trovata un’altra destinazione.