Biden come Obama e Trump: ha fatto fuori il terrorista most wanted dagli Stati Uniti. Durante un’operazione nel nord-ovest della Siria, le forze speciali USA hanno infatti condotto una missione per catturare militanti jihadisti, tra i quali spicca il leader dell’ISIS, Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi. Quest’ultimo, tuttavia, piuttosto che consegnarsi ai soldati di Washington si sarebbe fatto saltare in aria, uccidendo anche molti membri della sua famiglia.
Un successo per il capo della Casa Bianca, che ha dato l’annuncio su Twitter, informando altresì che “tutti gli americani sono tornati sani e salvi dall’operazione”. “Grazie all’abilità e al coraggio delle nostre forze armate”, ha detto Biden, “abbiamo portato via dal campo di battaglia Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi, il leader dell’Isis”.

L’attacco è iniziato poco dopo la mezzanotte locale ed è durato circa due ore. In quella stessa zona, nell’ottobre del 2019, era stato ucciso sempre dagli americani, sotto la presidenza Trump, il precedente comandante dell’ISIS: Abu Bakr al Baghdadi.
In un breve briefing dalla Casa Bianca a poche ore dalla notizia, Biden si è congratulato con le forze speciali e ha commentato: “Questa operazione è una testimonianza della potenza e della capacità dell’America di eliminare minacce terroristiche a prescindere da dove cerchino di nascondersi nel mondo”.
Il presidente aveva esordito elencando alcune delle atrcocità commesse dal sedicente Stato Islamico in Iraq e Siria, tra cui il genocidio dei yazidi e i numerosi attacchi dinamitardi contro la popolazione civile. “Continueremo a lavorare con i nostri alleati stretti e partners, le Forze democratiche siriane, le forze di sicurezza irachene, compresi i peshmerga curdi e più di 80 membri della coalizione globale (contro Daesh) per mantenere alta la pressione sull’ISIS così da proteggere i nostri confini”, ha aggiunto Biden. Con un messaggio finale rivolto agli estremisti: “Vi cercheremo e vi troveremo”.
Last night at my direction, U.S. military forces successfully undertook a counterterrorism operation. Thanks to the bravery of our Armed Forces, we have removed from the battlefield Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi — the leader of ISIS.
https://t.co/lsYQHE9lR9— President Biden (@POTUS) February 3, 2022
Come i suoi due predecessori alla presidenza, anche Biden ha dunque fatto fuori il principale terrorista islamico in circolazione. C’è qualche somiglianza con l’uccisione del leader di al-Qaeda, Osama Bin Laden, decisa da Obama nel 2011 e compiuta da 23 Navy SEALs in Pakistan durante la notte del 2 maggio. Ma soprattutto con la morte di Abu Bakr al-Baghdadi, l’ex capo dell’ISIS fattosi saltare in aria in Siria assieme a due figli e due delle sue mogli durante un raid statunitense dell’ottobre 2019.
Nel primo caso non vi erano state vittime civili, mentre il Pentagono continua a mantenere il massimo riserbo in relazione al raid contro al-Baghdadi (e perciò è stato recentemente citato in giudizio da NPR).
Secondo le prime indiscrezioni, anche al-Qurayshi, come il precedessore al-Baghadi, avrebbe preferito il suicidio una volta capito di non avere scampo, uccidendo anche parte della sua famiglia e altre persone al momento non identificate. Nel suo discorso, Biden ha ribadito più di una volta che l’operazione dei soldati USA ha avuto come stella polare “la minimizzazione delle vittime civili” – rifiutandosi però di specificare se, e nel caso quante, ve ne siano state.