Sarebbe dovuta essere la “contro-conferenza stampa”, attesa da tutti i sostenitori di Donald Trump per ricordare l’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio 2021. Invece, l’ex presidente ha deciso di posticipare tutto.
L’appuntamento in programma a Mar-a-Lago, in Florida, dove Trump vive da quando ha lasciato la Casa Bianca, è stato cancellato. I molti temi che aveva promesso di toccare saranno trattati il 15 gennaio, durante il comizio previsto in Arizona.
“Alla luce della disonestà della non riconosciuta commissione formata da Democratici e da due Repubblicani falliti – si legge nel comunicato stampa dell’ex inquilino della Casa Bianca – e a causa delle fake news dei media, ho deciso di cancellare la conferenza stampa a Mar-a-Lago. Discuterò molti di quei temi nel mio comizio del 15 gennaio, in Arizona. E ci sarà una grande folla”.
Trump avrebbe voluto rilanciare le accuse mai provate di frode elettorale alle presidenziali del 2020 e attaccare la commissione della Camera. Una decisione che, nonostante una parte dei repubblicani disapprova puntando piuttosto alla vittoria delle elezioni di Midterm, da molti altri era stata applaudita.
“Il presidente Trump – aveva commentato a Fox New il rappresentante conservatore dell’Indiana, Jim Banks – ha cose importanti da dire e io, come molti altri, non vedo l’ora di sentirlo”.
Attesa prolungata, dunque, anche se, visti i precedenti del leader dei repubblicani, non è del tutto escluso che Trump possa rilasciare qualche scoppiettante dichiarazione proprio il 6 gennaio, dando di nuovo voce alle teorie del complotto da lui a lungo portate avanti e ricordando a tutti l’appuntamento in Arizona.