Mario Draghi è disponibile a verificare tutte le strade per evitare ogni tipo di chiusura. È una vera apertura, anche se sempre cauta, quella che il premier ha fatto pervenire, secondo quanto si apprende, ai presidenti di Regione. Il premier non vuole che si ripeta quanto successo l’anno scorso.
L’incontro potrebbe avvenire la prossima settimana, ma il Capo dell’esecutivo non esclude più di modificare la direzione di marcia fin qui portata avanti. Sta valutando il da farsi, secondo quanto riferiscono fonti parlamentari e una fonte all’interno della conferenza delle Regioni. Insomma, c’è piena consapevolezza delle considerazioni dei ‘governatori’ che nel chiedere modifiche al green pass stanno anche manifestando le preoccupazioni per il rischio di chiusure natalizie.
Intanto è stabile, dopo 5 settimane consecutive di crescita, l’indice Rt in Italia, che si attesta a 1,21, stesso dato della settimana scorsa. Ancora in netta crescita invece l’incidenza, salita a 98 casi per centomila abitanti contro i 78 per centomila della settimana precedente.
In netto aumento i nuovi casi non associati a catene di trasmissione del contagio, indice evidente delle crescenti difficoltà nel tracciamento dei contatti. È in diminuzione la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (45% vs 48%). Aumenta invece la percentuale di casi diagnosticati attraverso attivita’ di screening (21% vs 18%).
Nell’ultima settimana crescono ancora ricoveri e terapie intensive: “Il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 5,3% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 novembre) vs il 4,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute all’11/11). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale al 7,1% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 18 novembre) vs il 6,1% all’11/11”. Lo rileva l’Iss in base ai dati all’esame della cabina di regia riunita questa mattina.
Tutte le 21 Regioni risultano classificate a rischio moderato nell’ultima settimana di monitoraggio, contro le 20 di sette giorni fa.
I prossimi passaggi in Consiglio dei ministri saranno sull’obbligo della terza dose per il personale sanitario e sulla modifica del green pass, che verrà ridotto a 6 mesi. Il Movimento 5 stelle e Salvini chiudono al ‘modello austriaco’ fatto di lockdown per i non vaccinati, mentre i presidenti di Regione e il Pd sono favorevoli.
I governatori – tranne il marchigiano Acquaroli – sono tutti per una linea dura. Durante la Conferenza delle Regioni in molti, a partire dal presidente della Puglia Emiliano, hanno lamentato la difficoltà a interloquire con il governo. Da qui la disponibilità dei ministri Speranza e Gelmini, dopo la lettera inviata di un incontro urgente.