Kongsberg, 68 km da Oslo, Norvegia. È qui che un uomo danese di 37 anni, armato di arco e frecce, ha ucciso cinque persone ferendone altre due. L’assassino si era mostrato su YouTube giorni prima dell’attacco mentre si esercitava nel tiro con l’arco. E mercoledì, all’ora del tramonto, ha dato il via al massacro. Le prime frecce le ha scoccate all’interno di un supermercato. Poi le prime chiamate alla polizia. Gli agenti hanno subito isolato vaste aree della città, ordinando a tutti di rimanere all’interno delle loro case.
Con il passare delle ore è poi emersa l’ipotesi terrorismo. Le forze dell’ordine hanno fatto sapere che l’uomo si era convertito all’Islam, che era già attenzionato e che “ci sono stati timori legati alla radicalizzazione”, senza tuttavia che nel 2021 ci fossero state segnalazioni su di lui.
L’uomo arrestato è stato poi portato nella vicina città di Drammen, secondo l’emittente TV2, dove gli sono stati trovati addosso un coltello e altre armi. Sul sito dell’emittente pubblica NRK, è apparsa l’immagine inviata da un testimone di una freccia conficcata in un muro.
“Purtroppo, possiamo confermare che ci sono diversi feriti e anche, sfortunatamente, diversi morti”, ha detto in conferenza stampa Oyvind Aas, un funzionario della polizia locale. “Il movente dell’attacco, avvenuto in varie località del centro di Kongsberg, rimane sconosciuto”.
L’attacco arriva dieci anni dopo il peggior massacro in Norvegia: il 22 luglio 2011, Anders Breivik uccise 77 persone. L’autore, un neonazista che sosteneva di agire in nome della lotta contro il multiculturalismo e l'”invasione musulmana”, fece prima esplodere un furgone bomba fuori dalla sede del governo, provocando la morte di otto persone; e poi recatosi sull’isola di Utoya, dove si stava svolgendo un congresso della sezione giovanile del Partito Laburista, cominciò a sparare all’impazzata, uccidendo 69 adolescenti.