Surfside, Miami. Un palazzo condominiale di 12 piani sulle spiagge dell’Atlantico si è letteralmente sbriciolato intorno alle 2 del mattino sulla Collins Avenue al numero 8777.
“Sembrava una scena da 11 settembre” ha commentato un testimone. Cinquanta appartamenti polverizzati. 4 vittime accertate, 12 i feriti estratti vivi dalle macerie e si continua a scavare per cercare le 159 persone ancora disperse. Molti sono ancora bloccati nei loro appartamenti in attesa delle squadre di soccorso. Col passare delle ore è sempre meno la speranza che i dispersi siano tutti sopravvissuti. Si sentono colpi e lamenti, ma è bene procedere con cautela.
Miami-Dade Fire Rescue sta assistendo le operazioni di salvataggio e anche alcuni edifici circostanti sono stati evacuati. La polizia della contea ha iniziato a pattugliare la zona per evitare saccheggi e anche il presidente Joe Biden ha subito offerto a Surfside tutto l’appoggio della protezione civile che è già sul posto.
Il sindaco di Miami-Dade, Daniella Levine Cava, ha dichiarato al Miami Herald che la causa del crollo è ancora sconosciuta, ma un superstite ha riferito ai giornalisti di aver fatto un esposto al condominio oltre un mese fa insospettito da una larga crepa nella piscina. Altri condomini credano che la causa del collasso dell’edificio, costruito nel 1981, sia dovuta ai recenti lavori di sistemazione del tetto durante i quali sarebbero stati usati equipaggiamenti pesanti che potrebbero aver provocato delle crepe nella struttura portante.