Una statua enorme di Marilyn Monroe: è questo che si troveranno davanti i visitatori del museo di Palm Springs, in California. Otto metri di altezza per l’icona anni ’50 di Hollywood, rappresentata nella famosa scena della gonna alzata in “Quando la moglie è in vacanza”, dove il vento creato dal passaggio della metropolitana le alza la gonna scoprendole le gambe mentre si trova sopra una griglia di ventilazione.
“Forever Marilyn”, questo il nome dell’opera, tornerà nella città dove è stata creata dopo un lungo pellegrinaggio iniziato nel 2014, che l’aveva vista spostarsi in altre località degli Stati Uniti.
Nonostante l’atteso rimpatrio, però, molti residenti hanno storto il naso. Viviamo in un periodo di estremo politically correct e per questo motivo anche la posa della Monroe viene giudicata sessista e diseducativa, spingendo il pubblico a guardare sotto la gonna. A protestare contro il rientro della statua c’è anche lo stesso Louis Grachos, direttore del Palm Springs Art Museum. “Penso che sia estremamente offensivo – ha commentato – che i ragazzi che escono dal nostro museo si trovino davanti ome prima cosa la biancheria intima di questa scultura enorme di Marilyn”.
La polemica ha addirittura fatto nascere una petizione, “Stop the misogynist #MeTooMarilyn statue in Palm Springs”, che ha già raccolto oltre 40 mila sottoscrizioni.
Intanto l’amministrazione cittadina, sorda alle pressioni per rimuovere la scultura, ha dato il via libera alla collocazione di fronte al museo per almeno tre anni.