A folle velocità con l’automobile contro una delle barriere di protezione del Campidoglio: un agente è morto, uno è ferito e l’uomo alla guida dell’automobile è stato ucciso dai proiettili sparati dagli agenti.
A Washington torna la paura neanche tre mesi dopo l’assalto alla sede del Congresso in cui persero la vita cinque persone. Oggi pomeriggio, poco dopo le 2 c’è stato un nuovo grave atto di violenza. Un’automobile si è schiantata contro una delle barriere messe a protezione dell’area cercando di travolgere due agenti della Us Capitol Police. Dall’auto danneggiata è uscito un uomo che ha ucciso l’agente William Evans a coltellate, l’altro, del quale non è stato ancora fornito il nome, è stato ferito. Non si sa se anche lui sia stato colpito dalle coltellate o se invece sia rimasto ferito dall’urto della vettura. Immediata la risposta della Guardia Nazionale che minuti dopo l’incidente ha portato in elicottero una trentina di militari della forza di pronto intervento che armati hanno circondato la zona.
Per ora oscuri i motivi del gesto, ma non sembrerebbe che questa azione sia legata al terrorismo. Più probabile che si sia trattato del gesto di uno squilibrato. Il Congresso non è in seduta e gran parte dei parlamentari da giovedi sono tornati a casa per la Pasqua. I lavori parlamentari riprenderanno tra dieci giorni. L’assalitore si chiamava Noah Green ed aveva 25 anni. Gli investigatori federali sono andati nella sua abitazione e la stanno perquisendo nella speranza di trovare qualche indizio per capire il motivo del gesto.
Secondo quanto affermato da Yogananda Pittman, temporanea responsabile della polizia del Campidoglio, Noha Green dopo aver sbattuto a tutta velocità contro la barriera meccanica che quando il Congresso non è in seduta blocca l’acceso ai veicoli, sarebbe sceso dall’auto impugnando un coltello e si sarebbe lanciato contro gli agenti colpendo William Evans alla gola. L’altro agente ha sparato colpendolo. Immediatamente sono arrivati i soccorsi e tutta l’area degli uffici federali al centro della città è stata temporaneamente bloccata. L’agente William Evans, con il suo collega e Noah Green sono stati trasportati in ospedale. William è morto nell’ambulanza mentre Noha Green è deceduto dopo il ricovero. Le condizioni dell’altro agente ferito non sarebbero gravi. Per un paio di ore tutta l’area è stata messa per precauzione in lockdown. Agli impiegati degli uffici federali all’interno della zona è stato dato l’ordine di restare dentro gli edifici e di stare lontani da porte di ingresso e finestre. Verso le 4 del pomeriggio il lock down è stato revocato.
La zona era molto affollata perché vicino la barriera dove Noah Green è andato a sbattere c’è un sito di vaccinazione anti coronavirus.
L’incidente è avvenuto mentre a circa 500 metri di distanza il presidente e la first lady salivano sull’elicottero che li ha trasportati a Camp David dove la First Family allargata trascorrerà la Pasqua. Il capo della Casa Bianca era sorridente, soddisfatto dai dati economici che aveva ricevuto in mattinata: il settore privato recupera 916.000 posti di lavoro portando il tasso di disoccupazione dal 6,2 al 6%.
Di prima mattina aveva fatto una fugace apparizione davanti le telecamere per dichiarare che era tornata la speranza. Il suo “Help is Here” è diventato il motivo dei suoi interventi televisivi. “Nei primi due mesi della nostra amministrazione sono stati creati più posti di lavoro di qualsiasi altra nella storia” ha detto. “I dati di oggi sono una fonte di speranza per la ripresa di un’economia devastata dalla pandemia. Finalmente c’è speranza. I dati riflettono “i progressi fatti nella lotta contro il coronavirus”. E poi una Battuta sul mega piano sulle infrastrutture annunciato due giorni fa: “Se passerà al Congresso – afferma – verranno creati 19 milioni di posti di lavoro”.
Il leader dell’opposizione, Mitch McConnell, capo della minoranza repubblicana al Senato, ha ribadito che il piano di Biden “È un cavallo di Troia. Le chiamano infrastrutture ma dentro ci sono nascosti solo debiti e giganteschi aumenti delle tasse che colpiscono la parte produttiva dell’economia. Se l’imprenditoria non e’ incentivata con gli sgravi gli investimenti languiranno”. Scetticismo anche da una parte della dalla Camere di Commercio che gli sgravi fiscali concessi da Trump non li vogliono perdere. “Siamo fortemente contrari all’aumento generale delle imposte – ha denunciato in una nota la US Chamber of Commerce – una mossa che rallenterà la ripresa economica e renderà il Paese meno competitivo”. Questi timori però, almeno per questo fine settimana, sono inesistenti con Wall Street che ha chiuso con tutti i dati in positivo e che ritrova fiducia vedendo che gli americani tornano a spendere e ad assumere.