La famiglia dell’afroamericano George Floyd riceverà 27 milioni di dollari dalla città di Minneapolis. Il Consiglio comunale ha approvato l’accordo all’unanimità e sarebbe una delle cifre più alte mai pagate in un caso di cattiva condotta della polizia. L’intesa arriva durante l’avvio del processo di selezione della giuria che si occuperà di giudicare la condotta di Derek Chauvin, l’ex agente che ha provocato la morte di Floyd.
Il tragico evento risale al 25 maggio scorso. Chauvin, 44 anni, era intervenuto fuori da un negozio, dopo una segnalazione circa una banconota contraffatta da 20$. Lì, assieme a dei colleghi, aveva ammanettato Floyd, 46 anni, e aveva deciso di applicargli una controversa manovra per bloccarlo a terra, impedendogli di reagire all’arresto. Per 8 minuti e 46 secondi interminabili, l’ex agente di polizia gli aveva premuto un ginocchio sul collo, impedendogli di respirare e uccidendolo. La drammatica scena era stata ripresa dai passanti, e le strazianti immagini sono diventate celebri per i lamenti soffocati della vittima: “I can’t breathe” – “Non respiro”.

L’omicidio ha successivamente innescato nuove proteste in un’America martoriata dalle violenze a sfondo razziale. Il movimento Black Lives Matter, riutilizzando le ultime parole di Floyd, la scorsa estate ha riacceso il dibattito sulla violenza della polizia e sull’iniquità dell’amministrazione della giustizia, spesso ingiustamente accanita contro la comunità nera.