Il famoso e tutto d’un pezzo, analista legale della CNN, Jeffrey Toobin, redattore anche del prestigioso settimanale New Yorker, si è masturbato in una riunione Zoom con i colleghi. “Pensavo che nessuno potesse vedermi. Credevo di aver disattivato il video” si è giustificato, come se praticare autoerotismo durante un meeting di lavoro sia del tutto normale, l’importante è non farsi vedere.
Un “errore imbarazzante e stupido” lo ha poi definito e si è scusato con la moglie, la famiglia e i colleghi.
Il magazine Vice riporta che l’incidente è avvenuto durante una videoconferenza con i collaboratori del New Yorker e la radio WNYC, una stazione radio pubblica senza scopo di lucro di New York.
Il 60enne è uno scrittore newyorkese da più di 20 anni. È autore di diversi libri, il più recente “True Crimes and Misdemeanors: The Investigation of Donald Trump”, pubblicato ad agosto, che analizza come sia possibile che Donald Trump possa riuscire a farsi rieleggere una seconda volta come presidente. Ha fornito anche analisi legali di casi di alto profilo, come le molestie su minori di Michael Jackson nel 2005 e l’indagine del procuratore Kenneth Starr sul presidente Bill Clinton.
Lo smartworking durante questi mesi di pandemia ha ridotto i contatti umani, e a qualcuno evidentemente, alimenta fantasie a sfondo sassuale. Sexting e masturbazione possano aumentare la produttività dei lavoratori? Si sa che le pratiche sessuali inondano il cervello di dopamina, endorfine e ossitocina, riducendo i livelli di stress. Vice Australia riferisce che secondo un’indagine svolta dal sito australiano Yellow Octopus, il 35% degli uomini e il 17% delle donne si masturba mentre è in smartworking.
Il povero Jeffrey Toobin è però stato sospeso, e dopo la gaffe, ha chiesto un periodo di ferie per occuparsi di una questione personale. Il direttore di The New Yorker, David Remnick, ha mandato una mail ai suoi dipendenti: “Cari tutti, come avrete letto, uno dei nostri scrittori Jeff Toobin è stato sospeso dopo un incidente su Zoom la scorsa settimana. Vi prego di prendere queste questioni molto seriamente”.