Dopo due mandati, l’attuale sindaco democratico di New York City, Bill de Blasio, dovrà lasciare il suo ufficio, dal momento che le leggi della città non gli permetterebbero di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Le primarie per il ruolo di sindaco 2021 si terranno a giugno, mentre le elezioni principali seguiranno a novembre. De Blasio ha affrontato tanto durante i suoi mandati, dai confronti spesso non amichevoli con il governatore Andrew Cuomo fino ad arrivare alla pandemia che ha messo la città in ginocchio.
Si prevede che la confluenza delle crisi che New York City sta affrontando – dalla devastazione economica e la diffusa disoccupazione ai disordini civili – giocherà un ruolo importante nella corsa. Ora, pronti a sfidarsi per il ruolo di una delle città più famose e difficili da gestire al mondo, vi è una schiera di candidati democratici.
Per ora, fra coloro che hanno annunciato con certezza la candidatura vi sono: Eddie Cullen, imprenditore tecnologico e professore alla Purdue University; Shaun Donovan, ex commissario del Dipartimento per la conservazione e lo sviluppo degli alloggi di New York City, ex direttore dell’Ufficio di gestione e bilancio ed ex segretario per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano; Aaron Foldenauer, avvocato, candidato per il 1 ° distretto del Consiglio di New York City nel 2017; Kathryn Garcia, commissario per l’igiene della città di New York; Quanda Francis, presidente di Sykes Capital Management; Max Kaplan; Raymond McGuire, dirigente di Citigroup; Dianne Morales, CEO di una non-profit; Julia Qing Reaves, attivista LGBT + e organizzatrice di comunità; Scott Stringer, controllore di New York City; Loree Sutton, Commissario del Dipartimento dei servizi per i veterani di New York City, generale di brigata in pensione; Joycelyn Taylor; Maya Wiley, professore della New School, ex consigliere di Bill de Blasio ed ex presidente del Civilian Complaint Review Board.
Mesi fa, la corsa al sindaco sembrava riunirsi attorno a tre noti democratici, tutti funzionari della città, e tutti uomini. Due uomini bianchi, il signor Stringer e Corey Johnson, il portavoce del consiglio comunale, avevano una fama già conosciuta, dato il loro lavoro nei campi di raccolta di fondi e sostegno istituzionale, rendendo difficile immaginare che altri candidati avessero una seria possibilità di vincere le elezioni. Il terzo uomo, Eric Adams, il presidente del distretto di Brooklyn, è di colore, ed è un ex agente di polizia, e molti credevano che potesse trarre sostegno da un’ampia fascia di persone in tutta la città.
Le prospettive sono cambiate quando la città è diventata l’epicentro della pandemia di coronavirus, che ha ucciso quasi 24.000 newyorkesi, e quando frotte di persone hanno protestato contro la brutalità della polizia, in nome del movimento sociale Black Lives Matter, e il razzismo sistemico. A causa di questi eventi, sembra che i risultati delle recenti primarie democratiche hanno mostrato che la dinamica politica potrebbe essersi spostata a favore dei candidati progressisti di colore. All’inizio di questa estate, il difensore pubblico della città, Jumaane Williams, che è nero, è emerso come un candidato ricercato a causa del suo ruolo durante le proteste, anche se disse che non aveva intenzione di partecipare alla gara. Poco dopo Maya Wiley, ex consulente legale del signor de Blasio, ha lasciato la sua posizione di collaboratrice su MSNBC per esplorare una possibile candidatura.
Nei prossimi mesi, i candidati cercheranno di presentarsi come preparati per affrontare le formidabili sfide che attendono il prossimo sindaco della città. Non è chiaro se essere associati all’amministrazione de Blasio – come sono, tra gli altri, la signora Garcia e la signora Wiley – aumenterà le possibilità di un candidato. Ma Peter Ragone, un ex assistente di punta di De Blasio, come riporta il New York Times, ha detto che coloro che hanno una forte base nelle comunità nere inizieranno con un enorme vantaggio alle primarie se riusciranno a stabilire una coalizione multirazziale. “Non ci sarà un altro sindaco eletto che non abbia un forte sostegno nella comunità afroamericana e/o che non mantiene tale sostegno durante il mandato”, ha detto Ragone.
Ad essersi appena candidato, il 15 Ottobre, è Raymond J. McGuire, uno dei dirigenti di colore di più alto rango e più longevo di Wall Street. Giovedì Raymond J. McGuire, ha detto che lascerà la sua posizione di vice presidente di Citigroup per unirsi al crescente campo di candidati che stanno cercando la nomina democratica il prossimo anno. Il signor McGuire è ben noto nel mondo finanziario, ma come nuovo arrivato politico dovrà fare breccia con gli elettori.
Sebbene non vi sia ancora una chiara idea su chi possa essere il favorito nella corsa, dato che le elezioni sono abbastanza lontana, e soprattutto data l’imprevedibilità del periodo storico in cui viviamo, Raymond McGuire sembra un candidato davvero interessante e potrebbe parlare agli elettori che vogliono qualcuno con esperienza nel mondo degli affari e che vogliono eleggere il secondo sindaco nero nella storia della città.