Se capitate all’angolo sud-ovest di Central Park, nella piazza nominata Columbus Circle, troverete, nel suo centro perfetto, una bellissima, imponente statua di Cristoforo Colombo. La dedica all’esploratore che scoprì accidentalmente il nuovo mondo, eretta nel 1915, è stata, come abbiamo già raccontato in passato, al centro di molteplici polemiche.
La figura di Colombo, di fatti, è piuttosto discussa negli Stati Uniti. Certi gruppi sostengono che rappresenti l’indifferenza di fronte al genocidio delle popolazioni indigene scaturito dopo la scoperta dell’America, trovandola dunque profondamente offensiva. Negli ultimi due anni, più gruppi hanno provato, appunto per questo motivo, a rimuovere la statua eretta all’angolo tra la 58esima strada e l’ottava Avenue, passando anche per le vie di petizioni e comizi.

Nonostante ciò, la statua in se, ormai parte inerente della storia di Manhattan, è stata difesa da molteplici fondazioni, tra le quali figurano principalmente gruppi di Italo-Americani e non, come la Columbus Citizens Foundation, e lo State Register of Historic Places (il registro nazionale di luoghi storici). Proprio queste ultime due organizzazioni, negli ultimi giorni, si sono mosse per salvaguardare il futuro dell’opera d’arte che ormai da più d’un secolo veglia su Central Park.
Il monumento a Colombo, dunque, grazie al lavoro della Columbus Citizens Foundation e la ricerca storica, entra a far parte, per la prima volta, del National Register of Historic Places. Il progetto di ricerca, che è durato poco più di un anno, è riuscito in fatti a produrre un Registration Form di 69 pagine che candida, con successo, il monumento come luogo di spiccata importanza storica. Così, il 20 Novembre, dopo anni di dibattito, il National Park Service registra ufficialmente la statua di Cristoforo Colombo alla sua illustre, tutelante lista.
Il monumento, concepito dall’allora proprietario de Il Progresso Carlo Bassotti e modellato dallo scultore Gateano Russo nel lontano 1892, è ora, dunque, non solamente salvo, ma bensì tutelato come esponente del ricco tessuto culturale che caratterizza la storia New Yorkese, Americana, e Italiana.