Bernie Sanders ha dato il suo pieno appoggio alla candidatura di Hillary Clinton per la corsa alle presidenziali 2016. Ecco la lettera via e-mail che il senatore del Vermont ha inviato ai suoi sostenitori:
“Compagne e compagni,
Vi scrivo oggi per esprimere il grande orgoglio che provo nei confronti del movimento – la rivoluzione politica – che voi ed io abbiamo creato insieme nel corso degli ultimi 15 mesi. Quando abbiamo iniziato questa storica campagna, eravamo considerati come delle riserve dall’establishment politico, economico e dal mondo dei media. Bene, abbiamo dimostrato che si sono sbagliati. Abbiamo provato che gli americani sono a favore di un programma forte e progressista, che va contro la classe miliardaria, che lotta per la giustizia razziale, sociale, economica ed ambientale e che mira a creare un governo che funzioni per tutti noi e non soltanto per i grandi donatori finanziari che supportano la campagna presidenziale.
Abbiamo messo in moto più di 13 milioni di votanti in tutto il paese. Abbiamo vinto le primarie democratiche e i caucus in 23 stati. E abbiamo mostrato, in un modo che cambierà per sempre la politica americana, che è possibile portare avanti una campagna competitiva a livello nazionale senza implorare persone milionarie o miliardarie perché donino qualche contributo.
La cosa più importante, però, è che abbiamo riportato alla luce i problemi critici che colpiscono il nostro paese – problemi che l’establishment ha cercato di coprire per troppo tempo. Ci siamo concentrati sui mostruosi profitti e sui livelli di iniqua distribuzione della ricchezza che ci sono nella nazione e sull’importanza di rompere con le grandi banche che hanno portato la nostra economia sull’orlo del baratro. Abbiamo rivelato le spaventose regole che guidano i nostri scambi commerciali, il nostro sistema criminale corrotto e le scarse possibilità di accesso all’assistenza medica e all’educazione di alto livello che i nostri cittadini vivono ogni giorno. Abbiamo lottato per risolvere la crisi del cambiamento climatico, per la necessità di una totale riforma della gestione dell’immigrazione, per l’importanza dello sviluppo di un nuovo modello di condotta che preferisca la diplomazia alla guerra, e per molto altro.
Abbiamo mostrato durante il corso delle elezioni che questi argomenti sono importanti per gli elettori e che soluzioni progressiste smuovono la popolazione a lottare per un reale cambiamento.
Quello che abbiamo conquistato fino ad ora è storico – ma il nostro lavoro non è per nulla terminato. Questo nostro movimento – questa rivoluzione politica – deve continuare. Non possiamo permettere che l’impeto raggiunto nella lotta per trasformare l’America venga perso. Non smetteremo mai di combattere per ciò che è giusto.
È vero che, per quanto riguarda la conquista della nomina Democratica, non ce l’abbiamo fatta. Ma il vero interesse di queste elezioni non è mai stato puntato su di me, o su qualunque altro candidato in gara. Il punto principale è stato l’avvicinamento di milioni di persone che vogliono togliere il loro paese dalle mani della classe miliardaria. Questa era la forza della nostra campagna e questa sarà la forza che permetterà al nostro movimento di continuare durante i mesi e gli anni a venire.
Nelle prossime settimane annuncerò la creazione di organizzazioni che porteranno avanti gli sforzi in cui tutti noi siamo stati coinvolti negli ultimi 15 mesi. Spero che continuerete a lottare per trasformare l’America. Il nostro obiettivo sarà continuare con il programma progressista in cui crediamo, ed eleggere candidati a livello federale, statale e locale che credano in esso e nei suoi obiettivi.
Per quanto riguarda le Elezioni Presidenziali di novembre, non vi è alcun dubbio che l’elezione di Donald Trump come presidente rappresenterebbe un colpo devastante verso tutto ciò per cui stiamo lottando. La sua campagna dichiaratamente classista e intollerante potrebbe far ricadere l’America nella stessa lunga stagione di governo guidata dalla destra cominciata in seguito all’elezione di Ronald Reagan nel 1980. Essa non influenzò soltanto l’intera politica americana ma portò al rafforzamento dell’ala corporativista del Partito Democratico – una stagione dalla quale ci stiamo ancora riprendendo. Non posso lasciare che ciò accada. È inconcepibile che tutto il lavoro che abbiamo fatto nel supportare i nostri ideali progressisti venga eliminato da una svolta repubblicana di Washington – una svolta guidata da un candidato che demonizza gli ispanici, i musulmani, le donne, gli afroamericani, i veterani ed altri.
Oggi, offro il mio supporto perché Hillary Clinton diventi la nostra nuova Presidente. So che alcuni di voi saranno delusi da questa decisione. Ma credo che, in questo momento, il nostro paese, i nostri valori e la nostra comune visione per un’America differente trarranno il maggior beneficio dalla sconfitta di Donald Trump e dall’elezione di Hillary Clinton.
Dovreste sapere che durante le settimane successive all’ultima primaria entrambe le nostre campagne hanno lavorato congiuntamente con il desiderio di trovare un compromesso sui punti che ci dividevano durante le elezioni. Siamo arrivati ad un accordo su ogni cosa? Certamente no. Ma abbiamo fatto importanti passi avanti.
Hillary Clinton ha presentato un nuovo regolamento, al quale abbiamo lavorato insieme, che permette l’accesso al percorso universitario senza la contrazione di debiti e che ora include rette gratuite per le famiglie lavoratrici nei college e università statali.
Questo è stato un punto focale della nostra campagna e una proposta che, se tradotta in legge, rivoluzionerebbe il sistema dell’educazione di alto livello in questo paese.
Clinton si è inoltre impegnata pubblicamente nel garantire investimenti rivolti al settore sanitario che andranno a migliorare l’accesso ai reparti dell’igiene mentale, dentale e dei farmaci a basso costo per più di 25 milioni di persone. Clinton ha anche appoggiato la messa in atto di una così detta “opzione pubblica” che permetta a tutta la popolazione di approfittare di un’assicurazione sanitaria. L’idea era stata bocciata dalla lobby assicurativa quando fu inserita all’interno della riforma sanitaria del Presidente Obama.
Durante le piattaforme democratiche di St. Louis e Orlando, siamo riusciti a far includere alcuni emendamenti che hanno trasformato in priorità del Partito Democratico la lotta per un salario minimo di $15 all’ora a livello federale, l’espansione della Social Security, l’abolizione della pena di morte, l’imposizione di tasse sulle emissioni di combustibili di fossili, l’inizio del percorso verso la legalizzazione della marijuana, l’impegno verso una grande riforma del sistema di giustizia e di immigrazione, la fine delle prigioni a scopo di lucro e delle banche troppo importanti per fallire e la creazione di un Glass-Steagall Act del XXI secolo, la fine dei circoli viziosi che permettono alle grandi compagnie di evadere le tasse esportando i loro capitali nei paradisi fiscali e usare, invece, i profitti per ricostruire l’America, approvare il più grande programma di sempre per la protezione dei diritti dei Nativi Americani e molto altro. Tutte queste politiche progressiste rappresentano il cuore della nostra compagna. La realtà è che il nostro movimento è responsabile per aver creato la piattaforma Democratica più progressista nella storia del paese. Tutto ciò è il diretto risultato del lavoro che i nostri rappresentanti hanno fatto durante gli incontri e che voi avete svolto da 15 mesi a questa parte.
Ma nessuna di queste iniziative sarà portata a termine se non eleggiamo un Presidente Democratico a novembre. Nessuna! Anzi, torneremo indietro. Dobbiamo eleggere colei che detiene la nomina Democratica in novembre e progressisti Democratici nel corso delle votazioni in modo che tutti questi impegni possano continuare a svilupparsi.
È estremamente importante mantenere il movimento unito, fare in modo che i funzionari pubblici siano responsabili e che siano eletti candidati progressisti che ci sostengano negli uffici a livello federale, statale e locale.
Come effetto di questo sforzo, avremo una tremenda quantità di lavoro da fare nel Comitato Legislativo Democratico che si incontrerà nelle prossime settimane. Dobbiamo mettere in atto le riforme all’interno del Partito Democratico e del processo elettorale che ci daranno gli strumenti per eleggere candidati progressisti, per permettere a nuove voci e nuove energie di entrare nel partito, e per rompere con il potere eccessivo che le élites politiche ed economiche attualmente detengono nel partito. Così come le nostre lotte nella commissione della piattaforma, ciò sarà possibile soltanto se continuiamo a stare uniti.
Intendo lottare attivamente durante questa stagione elettorale in modo da eleggere i candidati che sostengono il nostro programma. Spero di vedere molti di voi agli eventi che saranno organizzati in tutta la nazione.
In conclusione, voglio di nuovo esprimere il mio orgoglio per quanto abbiamo raggiunto insieme nell’ultimo anno. Ma c’è ancora molto da fare per trasformare i nostri progetti realtà. Ora più che mai il paese ha bisogno del nostro movimento – della nostra rivoluzione politica. Come già avete fatto nel corso di questa storica campagna, vi chiedo di mantenere vivo il vostro supporto durante l’autunno ed oltre.
Come nota personale, non posso esprimere a parole quanto io e Jane apprezziamo la gentilezza, l’impegno e l’amore che abbiamo ritrovato in moltissime persone in tutto il paese. Ne siamo profondamente commossi e non potremo mai dimenticarlo.
Ditemi che sarete dalla mia parte per sconfiggere Donald Trump, e per eleggere un candidato che manterrà fede al nostro programma come parte del futuro della nostra rivoluzione politica. Aggiungete il vostro nome ora.
Forever committed, forever fighting, forever forward (Per sempre impegnati, per sempre in lotta, per sempre diretti avanti)
Bernie Sanders
(Traduzione di Laura Loguercio)