Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
News
March 2, 2016
in
News
March 2, 2016
0

Super Tuesday: un martedì da leoni

Hillary Clinton e Donald Trump si confermano leader dei due partiti

Marcello CristobyMarcello Cristo
super tuesday
Time: 5 mins read

Il giorno della verità è arrivato. Il Super Tuesday ovvero il martedì fatidico in cui ben dodici stati (e un territorio d’Oltremare) si pronunciano sui candidati ancora in gara nei rispettivi partiti da designare come contendenti finali per la corsa alla Casa Bianca.

Con l’assegnazione di ben 1460 delegati tra i due partiti (865 per i democratici e 595 per i repubblicani) il Super Tuesday rappresenta una tappa fondamentale del processo elettorale in quanto aggiudica il 25% dei voti totali in ambito democratico e il 30% di quelli repubblicani.

L’unico motivo per cui i risultati di questa giornata non rappresentano l’ultima parola nella decisione finale sui candidati è dovuto al fatto che, tra gli stati più popolosi in grado di assegnare un sostanzioso numero di delegati, solo il Texas rientra nel gruppone di ieri. Molti altri (come la Florida, l’Ohio e l’Illinois) si pronunceranno il 15 marzo.

Un altro importante fattore da tenere a mente è che i delegati del Super Tuesday sono assegnati in base ad un sistema proporzionale che premia anche il secondo o il terzo classificato mentre le consultazioni successive sono strutturate in base al criterio del “vincitore piglia-tutto”.

Inutile dire che ormai da giorni, gli occhi dell’America sono puntati sui due favoriti: Donald Trump e Hillary Clinton i quali, forti del vantaggio accumulato finora sono arrivati alla vigilia del voto con la possibilità teorica di porre un sigillo, almeno psicologico sull’inevitabilità della loro nomina. La certezza matematica di una nomination è rimandata ancora per un po’ ma le attese dell’inizio sono state mantenute e i due favoriti si sono affermati senza problemi in quegli stati dove le proiezioni della vigilia li davano per vincenti. Se da una parte il partito e l’elettorato democratico si sono stretti intorno alla ex First Lady il rivale della Clinton, il senatore del Vermont Bernie Sanders, continua a poter contare su un gran numero di sostenitori sia tra il popolo progressista che tra i vertici del Partito Democratico.

Lo stesso non è avvenuto tra le fila del GOP dove i toni della diatriba tra i tre maggiori contendenti, Donald Trump, Ted Cruz e Marco Rubio, hanno toccato il fondo del decoro politico nel corso dell’ultimo dibattito televisivo. Toni che hanno raggiunto tali livelli di trivialità e di volgarità forse a causa dell’esigenza da parte di Ted Cruz e (soprattutto) Marco Rubio, di contrastare il capolista Trump con le stesse armi retoriche da lui utilizzate per deridere o ridicolizzare i suoi avversari.

Ma se gli attacchi senza esclusione di colpi sono da prevedere tra candidati che “sgomitano” per assicurarsi il premio finale, questo tuttavia è il primo ciclo elettorale in cui stiamo assistendo all’ascesa meteorica di un candidato che, paradossalmente, si è anche guadagnato l’ostilità aperta dei dirigenti del suo stesso partito. I vertici del GOP hanno assunto nei confronti della candidatura di Donald Trump lo stesso atteggiamento che hanno verso la questione dei cambiamenti climatici: tutti erano consapevoli del problema; tutti hanno scelto intenzionalmente di negarlo e ora sono nei guai perché non sanno come fermarlo.

Ad aggiungere la beffa al danno, nel corso di questa campagna elettorale Trump sta approfittando di alcuni cambiamenti nell’organizzazione delle primarie che gli stessi vertici del partito hanno attuato dopo le scorse presidenziali per rendere più spedito l’andamento di questa fase elettorale e consentire ai favoriti di raggiungere la certezza matematica della nomination dopo poche tornate. Uno di questi cambiamenti, che proprio durante questo Supertuesday ha consentito al magnate newyorchese di affermarsi con ampi margini di vantaggio, è stato quello di eliminare da questa consultazione stati del West come il Wyoming e l’Idaho e sostituirli con stati del profondo Sud che portano alle urne un elettorato etnicamente bianco, estremamente conservatore e culturalmente recalcitrante al multiculturalismo. Un bacino elettorale quindi sensibile alla retorica demagogica e populista di Trump che non ha mancato di approfittare dell’occasione facendo man bassa dei delegati di questa regione.

I risultati ottenuti da Donald Trump negli stati del Sud sono particolarmente rilevanti perché lunedì scorso i notiziari americani hanno riportato che lo stesso Trump, dopo aver ricevuto una pubblica dichiarazione di sostegno da David Duke, leader della famigerata organizzazione razzista Ku Klux Klan, ha rifiutato, in un primo momento, di prendere le distanze da Duke facendo finta di non sapere chi fosse. Di fronte a questo sfacciato e cinico esempio di opportunismo, il commentariato politico americano ha ipotizzato la possibilità che il miliardario newyorchese potesse subire un contraccolpo negativo nei suoi indici di gradimento, cosa che invece non si è verificata e che la dice lunga sulla qualità culturale e sullo spessore etico del bacino elettorale dal quale il magnate continua ad attingere i propri voti.

A dispetto dell’avventatezza delle sue citazioni di Mussolini (“Meglio vivere un giorno da leoni che cento anni da pecora”) e delle dichiarazioni sul KKK quindi, le previsioni sull’affermazione di Trump si sono puntualmente verificate con l’eccezione del Texas, stato originario del senatore Ted Cruz che ha vinto, come previsto, la sfida casalinga riuscendo ad estendere il suo successo anche al vicino stato dell’Oklahoma e a quello lontano dell’Alaska, uniche note stonate in una notte molto positiva per Trump.

Il video del discorso di Trump di martedì notte>>

Prima affermazione, anche per Marco Rubio che, dopo il ritiro di Jeb Bush, ha assunto il ruolo di nuovo campione della corrente “moderata e istituzionale” del partito e che forse deve alla rinnovata aggressività dei suoi scontri retorici con Trump, questa prima sparuta vittoria in Minnesota. Ancora troppo poco, soprattutto considerando che, nella maggior parte delle altre consultazioni, non è riuscito ad andare oltre il terzo posto.

Anche in campo democratico i risultati sono stati più o meno in linea con le aspettative: Hillary Clinton si è affermata facilmente negli stati del Sud dove ha potuto contare sul previsto sostegno delle minoranze afro-americane mentre Bernie Sanders l’ha spuntata nel suo stato del Vermont, in Oklahoma in Colorado e in Minnesota. Unica vera nota stonata della serata per il senatore rispetto alle attese, è stata la mancata vittoria in Massachusetts, uno stato liberal del Nordest confinante con il suo Vermont e dove Sanders si era detto ottimista. Malgrado il fatto che la marcia di Hillary Clinton verso la nomina finale continui inesorabile dopo questo Super Tuesday, gli obiettivi di lungo termine di Sanders sembrano addirittura trascendere la dimensione elettorale. Il senatore infatti ha detto, subito dopo il voto in Vermont, di voler innescare mutamenti profondi nelle dinamiche politiche americane. Dal podio dal quale ha ringraziato i suoi elettori, Sanders ha dichiarato che: “Queste elezioni non riguardano solo la scelta di un presidente ma una più profonda trasformazione dell’America”. Seppure la campagna di Bernie Sanders dovesse esaurirsi dopo le consultazioni delle prossime settimane, il senatore socialista ha già lasciato un’impronta indelebile sulla scena politica americana e ha lanciato un chiaro messaggio al suo partito sulla necessità di riformare le fondamenta stesse del sistema America.

Il discorso di Hillary Clinton dopo la diffusione dei risultati>>

Share on FacebookShare on Twitter
Marcello Cristo

Marcello Cristo

Sono nato e cresciuto a Napoli dove, nella tradizione magno-greca della mia città, mi sono laureato in Filosofia. Vivo negli Stati Uniti con la mia famiglia da oltre vent'anni facendo la spola tra New York e la California. Dall’America, ho iniziato a collaborare con pubblicazioni italiane come Il Giornale di Indro Montanelli e La Gazzetta dello Sport di Candido Cannavò e poi con il quotidiano in lingua italiana degli Stati Uniti America Oggi per il quale ho lavorato come editor, opinionista e corrispondente dalla California. Nei ritagli di tempo, sto tentando disperatamente di insegnare ai miei figli il napoletano.

DELLO STESSO AUTORE

Dopo l’ascesa è in arrivo la caduta della tradizione culinaria italiana in America?

Dopo l’ascesa è in arrivo la caduta della tradizione culinaria italiana in America?

byMarcello Cristo
In Texas i mujahideen ristabiliscono il loro pieno controllo sulle sorti delle donne

In the Emirate of Texas the Mujahideen Reinstate Their Full Control Over Women

byMarcello Cristo

A PROPOSITO DI...

Tags: Bernie SandersDonald Trumpelezioni presidenziali 2016GopHillary ClintonMarco RubioPartito DemocraticoPartito RepubblicanoPrimarie americaneSuper TuesdayTed Cruz
Previous Post

Hotspot migranti: macchina di clandestinità

Next Post

Il cuore di Vendola

DELLO STESSO AUTORE

In Texas i mujahideen ristabiliscono il loro pieno controllo sulle sorti delle donne

In Texas i mujahideen ristabiliscono il loro pieno controllo sulle sorti delle donne

byMarcello Cristo
Il Brunello di Montalcino a New York per sconfiggere il virus con un bicchiere di vino

Il Brunello di Montalcino a New York per sconfiggere il virus con un bicchiere di vino

byMarcello Cristo

Latest News

Johnson, non ci fidiamo di TikTok, aveva 9 mesi per vendere

Donald Trump Pressures House Speaker Mike Johnson on Tax Hikes for the Wealthy

byRalph Savona
Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

Nazioni Unite: Guterres accoglie con entusiasmo l’elezione di Papa Leone XIV

byStefano Vaccara

New York

Agenti USA / Ansa

Spara a un corriere di Door Dash: arrestato funzionario di New York

byGrazia Abbate
Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

Times Square, aggrediti agenti: sospetti legati alla gang Tren de Aragua

byMaria Nelli

Italiany

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

Il Prosecco italiano conquista i cuori delle donne USA

byAndrea Zaghi
Da sinistra: Elvira Raviele (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), Fabrizio Di Michele (Console Generale d’Italia a New York), Maurizio Marinella, Luigi Liberti (Direttore Patrimonio Italiano TV), Mariangela Zappia (Ambasciatrice italiana a Washington), e Diego Puricelli Guerra (Preside Istituto Bernini De Sanctis di Napoli)

Marinella a New York: l’eleganza del Made in Italy all’Istituto Italiano di Cultura

byMonica Straniero
Next Post
Nichi Vendola

Il cuore di Vendola

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?