Robbie Williams, una vita passata tra i riflettori e la ricerca di qualcosa di più grande, ha scritto questa canzone come si costruisce un inno: con la memoria. Quella dei walk-out visti da bambino in televisione, quando i calciatori entravano in campo con lo sguardo tirato e la musica a gonfiare il petto. Desire nasce da lì, dal bisogno di raccontare in tre minuti tutta la tensione, la fierezza e la bellezza di un momento sospeso: prima del fischio, prima della battaglia.
E per interpretarla, ha chiamato una delle voci più potenti e riconoscibili d’Europa. Laura Pausini, 75 milioni di dischi venduti, la prima artista italiana a vincere un Grammy, a entrare nella Billboard Hot 100, a cantare al Circo Massimo e al Madison Square Garden. Una che la voce non la usa solo per cantare, ma per entrare nei cuori – anche quando non ne condivide la lingua.
In Desire Laura firma una strofa in spagnolo, lingua che ha reso sua con la grazia delle interpreti sudamericane e la forza di una popstar mediterranea. Ma non è solo un duetto: è una dichiarazione di intenti. È il calcio che si fonde con la musica, la FIFA che sceglie due icone globali per scrivere la colonna sonora dei suoi prossimi anni. “Quando ho ascoltato la melodia di Robbie, ho capito subito che sarebbe stato un onore cantarla con lui”, racconta Pausini. “L’emozione del calcio somiglia molto a quella di un grande concerto: la tensione, l’attesa, il boato. L’Italia è cresciuta con tutto questo”.

Il brano, scritto da Robbie Williams e adattato in spagnolo da Laura Pausini, è già disponibile su tutte le piattaforme digitali, accompagnato da un videoclip ufficiale.
Desire è stato presentato in anteprima a Miami durante l’apertura dei Mondiali per Club. Il debutto dal vivo è previsto per il 13 luglio, in occasione della finale al MetLife Stadium di New York.
Scelto come primo inno ufficiale della FIFA, il brano accompagnerà l’ingresso in campo delle squadre in tutti i tornei internazionali, incluso il Campionato del Mondo del 2026.
La collaborazione tra Williams, ambasciatore FIFA per la musica, e Pausini, artista italiana più ascoltata all’estero, punta a un pubblico globale e segna un cambio di passo nella strategia culturale della federazione.