Founded by Stefano Vaccara

Subscribe for only $6/Year
  • Login

Editor in Chief: Giampaolo Pioli

VNY La Voce di New York

The First Italian English Digital Daily in the US

English Editor: Grace Russo Bullaro

  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
  • People
  • Arts
  • Lifestyles
  • Food & Wine
  • Travel
  • Sport
  • Video
  • English Edition
No Result
View All Result
VNY La Voce di New York
No Result
View All Result
in
New York
June 25, 2025
in
New York
June 25, 2025
0

La vittoria di Mamdani a New York scuote il Partito Democratico

La sfida è andata oltre i programmi trasformandosi in uno scontro generazionale

Massimo JausbyMassimo Jaus
La vittoria di Mamdani a New York scuote il Partito Democratico

Zohran Mamdani /ANSA

Time: 5 mins read

La vittoria di Zohran Mamdani alle primarie democratiche per la carica di sindaco di New York segna una frattura storica nel partito. Con il 43,5% dei voti, contro il 36,4% di Andrew Cuomo, il 33enne consigliere comunale del Queens ha scalzato l’uomo simbolo del vecchio establishment, tre volte governatore, appoggiato da Bill Clinton e Michael Bloomberg.

È una rivoluzione politica che parte dal basso: un democratico socialista, figlio della regista Mira Nair, sostenuto da Alexandria Ocasio-Cortez e Bernie Sanders, che ha saputo mobilitare giovani, lavoratori, immigrati e minoranze razziali in una città lacerata dalla crisi economica e abitativa.

Da una parte Mamdani, con una piattaforma radicale che include trasporti gratuiti, asili nido universali, congelamento degli affitti e tassazione progressiva sui ricchi. Dall’altra Cuomo, incarnazione della politica tradizionale, tentato da un ritorno sulla scena dopo lo scandalo molestie che lo aveva costretto alle dimissioni nel 2021.

La sfida è andata oltre i programmi. Si è trasformata in uno scontro generazionale e simbolico. Mamdani ha parlato di equità e dignità, Cuomo di sicurezza e pragmatismo. Il primo ha riempito strade e social network, il secondo si è affidato a sinagoghe, sindacati e milioni in spot elettorali. Il risultato è stato chiaro: un’ondata giovane e di sinistra ha travolto l’argine dell’establishment tradizionale.

Trip Yang, stratega democratico, ha commentato: “È la più grande sorpresa nella storia politica moderna di New York”.

 

View this post on Instagram

 

A post shared by Team AOC (@teamaoc)

La vittoria di Mamdani ha un precedente altrettanto clamoroso: quella di Alexandria Ocasio-Cortez nel 2018 contro Joseph Crowley, considerato all’epoca il possibile successore di Nancy Pelosi come speaker della Camera. Crowley, all’epoca numero 4 della leadership democratica, non perdeva una primaria dal 2004 e disponeva di risorse economiche, alleanze e potere dentro il partito. Eppure fu sconfitto da una 28enne che allora nessuno prendeva sul serio, con una campagna costruita porta a porta, online e con l’appoggio della base progressista.

La vittoria di Ocasio-Cortez fu un campanello d’allarme che molti leader democratici ignorarono. Come allora, anche oggi l’establishment ha sottovalutato il malcontento profondo del proprio elettorato, l’urgenza di cambiamento generazionale, razziale e ideologico che ribolle nei distretti urbani più popolosi. Mamdani, come Ocasio-Cortez, ha vinto non solo contro un avversario, ma contro una cultura politica chiusa, gerarchica, incapace di intercettare il disagio di chi si sente abbandonato.

La vittoria di Mamdani non è solo locale: scuote il Partito Democratico a livello nazionale, in un momento in cui i vertici non riscono a contrastare Donald Trump e a riconnettersi con la base. La domanda ora è se il partito saprà cogliere l’energia di Mamdani o tenterà di emarginarlo come un’eccezione scomoda, come sta facendo con David Hogg.

Letitia James, procuratrice generale dello Stato, ha ammesso: “Non vedevo tanto entusiasmo da quando Obama fu eletto nel 2008”. Ma tra i moderati e nei ranghi della leadership nazionale cresce la preoccupazione. Lo stratega David Axelrod avverte: “È un candidato brillante, ma le sue posizioni, come quelle su Gaza o su nuove tasse a Wall Street, potrebbero essere un regalo per Trump”.

Mamdani ha vinto con il più alto numero di piccoli donatori. Cuomo, al contrario, ha beneficiato di 30 milioni di dollari in spese esterne da parte di grandi interessi economici. L’affluenza è stata alta: quasi il doppio rispetto alle primarie del 2021, segno di una mobilitazione senza precedenti.

📢Surprise treat for the heat! 🔥🍦
To keep you cool while you wait! 🌞 pic.twitter.com/uu53SF4wQ5

— NYC Board of Elections (@BOENYC) June 24, 2025

Il sistema di voto a scelta multipla (ranked-choice voting) non è ancora completato ufficialmente, ma Cuomo ha già ammesso la sconfitta e difficilmente potrà colmare il divario, viste le indicazioni di voto secondario di altri candidati a favore di Mamdani.

Eric Adams, sindaco uscente e candidato indipendente a novembre, ha attaccato Mamdani: “Ha venduto fumo. Promesse impossibili”. La sua alleanza recente con Trump e le indagini per corruzione che lo hanno coinvolto, poi forzatamente archiviate dal politicizzato Dipartimento della Giustizia, lo rendono un avversario controverso.

Dall’estrema destra, la cospirazionista Laura Loomer, quella dei gatti mangiati dagli haitiani della porta accanto, ha lanciato accuse violente e islamofobe, evocando “un altro 11 settembre” a causa dell’ascesa di un sindaco musulmano. Da parte sua, il candidato vincitore ha risposto rilanciando un messaggio di unità e giustizia sociale: “Che abbiate votato per me, per Cuomo o vi siate sentiti esclusi dalla politica: sarò un sindaco per tutti i newyorkesi”.

Partito da sfavorito, oggi è lui il favorito per le elezioni generali, ma lo scontro con Eric Adams, con il repubblicano Curtis Sliwa e con la possibile candidatura indipendente dello stesso Cuomo si preannuncia acceso.

Eletto per la prima volta all’Assemblea statale nel 2020, il giovane leader del Queens è membro dei Democratic Socialists of America e sostenitore del movimento BDS (Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni), una campagna internazionale non violenta nata nel 2005 su iniziativa di attivisti palestinesi per fare pressione su Israele affinché rispetti il diritto internazionale. Il movimento promuove il boicottaggio di aziende e istituzioni coinvolte nell’occupazione dei territori palestinesi, il disinvestimento da fondi che finanziano l’apparato militare israeliano e l’imposizione di sanzioni diplomatiche contro il governo di Tel Aviv.

La sua adesione al BDS e le critiche esplicite al governo Netanyahu, soprattutto in relazione alla guerra a Gaza, hanno attirato dure contestazioni da parte di settori dell’elettorato ebraico moderato e di organizzazioni filo-israeliane, che lo accusano di posizioni estremiste. Tuttavia, Mamdani ha difeso la sua linea come parte integrante del suo impegno per i diritti umani e per una politica estera coerente con i valori democratici.

Come scrive il New York Times, il vero nodo sarà la reazione del partito: accoglierà Mamdani come nuova stella capace di ricostruire il rapporto con le periferie sociali dell’America, o lo isolerà per paura di perdere i voti al centro?

La risposta non riguarda solo New York, ma il futuro dei Democratici in questa America così divisa.

Share on FacebookShare on Twitter
Massimo Jaus

Massimo Jaus

Massimo Jaus, romano e tifoso giallorosso. Negli Stati Uniti dal 1972. Giornalista professionista dal 1974. Vicedirettore del quotidiano America Oggi dal 1989 al 2014. Direttore di Radio ICN dal 2008 al 2014. È stato corrispondente da New York del Mattino di Napoli e dell’agenzia Aga. Massimo Jaus. Originally from Rome and a Giallorossi fan. In the United State since 1972. A professional journalist since 1974. Deputy Editor of the daily paper America Oggi from 1989 to 2014. Has been New York correspondent for Naples' "il Mattino" and for Agenzia Aga.

DELLO STESSO AUTORE

La vittoria di Mamdani a New York scuote il Partito Democratico

La vittoria di Mamdani a New York scuote il Partito Democratico

byMassimo Jaus
Zohran Mamdani vince le primarie Democratiche per sindaco di New York

Zohran Mamdani vince le primarie Democratiche per sindaco di New York

byMassimo Jaus

A PROPOSITO DI...

Tags: Andrew CuomoEric AdamsVNY News 4Zohran Mamdani
Previous Post

L’AI può utilizzare “milioni” di libri per istruirsi, senza violare il copyright

Next Post

“La prossima settimana” ricominciano i negoziati Iran-USA. La fragile tregua regge

DELLO STESSO AUTORE

Trump arrivato nei Paesi Bassi per il vertice Nato

Trump all’Aia tra autopromozione e adulazione

byMassimo Jaus
I democratici al Congresso pronti allo shutdown “anti-Trump”

Tutti gli ostacoli che bloccano il “Big Beautiful Bill” di Trump

byMassimo Jaus

Latest News

“Nessun MAGA sarà abbandonato”: la grazia è il premio per la fedeltà al presidente

New Trump Executive Order Targets Non-English-Speaking Truckers

byGiuliano Lodato
New York Galleries: Openings and Closings of the Week (06/23—06/29)

New York Galleries: Openings and Closings of the Week (06/23—06/29)

byFederica Farina

New York

In Brooklyn, a Drag School Resists Trump with Glitter and Queer Courage

In Brooklyn, a Drag School Resists Trump with Glitter and Queer Courage

byZoe Andreoli
"Sfera con sfera” di Arnaldo Pomodoro nel piazzale del Palazzo di Vetro, sede delle Nazioni Unite a New York. Donata dal governo italiano nel 1996. Foto: United Nations / Public Domain.

È morto Arnaldo Pomodoro, lo scultore della sfera davanti all’ONU

byMonica Straniero

Italiany

Comincia dall’aperitivo italiano la Bar Convent Brooklyn, la fiera dei liquori

Comincia dall’aperitivo italiano la Bar Convent Brooklyn, la fiera dei liquori

byFederica Farina
Italy on Madison, la facciata della sede dell’Italian Trade Agency trasformata per tre giorni in una casa italiana.

Erica Di Giovancarlo (ITA): “Italian lifestyle è un modo di vivere”

byMonica Straniero
Next Post
Trump: buon incontro con Zelensky, vorrebbe vedere fine della guerra

"La prossima settimana" ricominciano i negoziati Iran-USA. La fragile tregua regge

La Voce di New York

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli   |   English Editor: Grace Russo Bullaro   |   Founded by Stefano Vaccara

Editor in Chief:  Giampaolo Pioli
—
English Editor: Grace Russo Bullaro
—
Founded by Stefano Vaccara

  • New York
    • Eventi a New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Voto Estero
    • Economia
    • First Amendment
  • People
    • Nuovo Mondo
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
    • Lingua Italiana
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
  • Travel
    • Italia
  • Mediterraneo
  • English
  • Search/Archive
  • About us
    • Editorial Staff
    • President
    • Administration
    • Advertising

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025 — La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017
Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

VNY Media La Voce di New York © 2016 / 2025
La testata fruisce dei contributi diretti editoria d.lgs. 70/2017

Main Office: 230 Park Avenue, 21floor, New York, NY 10169 | Editorial Office/Redazione: UN Secretariat Building, International Press Corps S-301, New York, NY 10017 | 112 East 71, Street Suite 1A, New York, NY 10021

Welcome Back!

Login to your account below

Forgotten Password?

Retrieve your password

Please enter your username or email address to reset your password.

Log In
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
La Voce di New York
Gestisci Consenso
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale Always active
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici. L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.
Manage options Manage services Manage {vendor_count} vendors Read more about these purposes
Visualizza preferenze
{title} {title} {title}
No Result
View All Result
  • Home
  • New York
  • Onu
  • News
    • Primo Piano
    • Politica
    • Economia
    • First Amendment
  • Arts
    • Arte e Design
    • Spettacolo
    • Musica
    • Libri
  • Lifestyles
    • Fashion
    • Scienza e Salute
    • Sport
    • Religioni
  • Food & Wine
    • Cucina Italiana
  • Travel
    • Italia
  • Video
  • English
    • Arts
    • Business
    • Entertainment
    • Food & Wine
    • Letters
    • Lifestyles
    • Mediterranean
    • New York
    • News
  • Subscribe for only $6/Year

© 2016/2022 VNY Media La Voce di New York

Are you sure want to unlock this post?
Unlock left : 0
Are you sure want to cancel subscription?