Istituto Italiano di Cultura di New York e Magazzino Italian Art, due punti di riferimento nell’area del Tri-State, sono tornati a collaborare insieme dopo anni di pausa per la mostra Dialogues between Italy and America: Jannis Kounellis, Maria Lai, and Lucio Pozzi. Nello storico edificio al 686 Park Avenue sono state allestite le installazioni dei tre grandi artisti contemporanei italiani che rimarranno esposte fino al 13 maggio.
Questo ritorno è dovuto in parte al Console Generale d’Italia a New York Fabrizio Di Michele, al momento anche direttore ad interim dell’IIC-NY. “Dopo questa pausa, è motivo d’orgoglio tornare a collaborare con Magazzino Italian Art perché condividiamo lo stesso obiettivo: valorizzare la cultura e l’arte italiane all’estero. È un’emozione unica vedere queste opere contemporanee create ad hoc per questo spazio qui a New York gratuitamente”.


Infatti, il lavoro di Lucio Pozzi, intitolato Consular Relocations ed esposto nella Galleria al piano terra, è stato ideato e creato in una decina di giorni basandosi sulle foto dello spazio a disposizione. “Preferisco improvvisare, non sapere quando qualcosa succederà. E quando mi è stato chiesto di progettare qualcosa apposta per l’occasione, ho accettato la sfida”. L’artista novantenne, definitosi “incosciente e ingenuo”, ha spiegato all’inaugurazione che il suo obiettivo era colpire l’occhio dello spettatore. Quindi, ispirandosi agli dei e alle dee greche del mare, ha pensato a una serie di quattordici piccoli pannelli dalle forme geometriche differenti – alcuni esagoni, altri pentagoni e poi quadrati – di un blu elettrico con sfumature di nero appesi lungo le pareti della galleria.


La mostra nella sua interezza, i lavori di Pozzi insieme alle due opere di Maria Lai e di Jannis Kounellis, è solo una piccola parte di quello che si trova a Magazzino Italian Art. Giorgio Spanu e Nancy Olnick hanno aperto le porte del museo di arte contemporanea italiana di Cold Springs, presentando le esposizioni temporanee e permanenti. “È stata una sfida creare un’opera adatta a questi spazi – ha commentato Spanu. – Quindi abbiamo chiesto aiuto a Pozzi, che è un artista incredibile, un maestro. Può davvero creare bellezza. La cooperazione è quello che ci fa vincere”.