“Tutte le parti hanno raggiunto un accordo”, ha dichiarato l’avvocato di Rudy Giuliani, Joseph Cammarata, fuori dal tribunale di Manhattan a fine udienza. In una delle ultime battute del processo per diffamazione vinto dalle due ex operatrici elettorali della Georgia, Ruby Freeman e Shaye Moss, è stato deciso che l’ex sindaco di New York potrà mantenere tutte le sue proprietà “in cambio di un risarcimento” e dell’impegmo a non citare mai più madre e figlia.
Non è stato chiarito a quanto ammonti il risarcimento che Giuliani deve pagare secondo questo nuovo accordo, ma la sentenza del giudice dello scorso settembre 2023 stabiliva un risarcimento di 148 milioni di dollari per aver falsamente accusato le due donne di aver manipolato i voti a favore di Joe Biden nelle elezioni presidenziali del 2020. Per far fronte a questa cifra, l’ex sindaco di New York ha già consegnato, obbligato dal tribunale, una Mercedes decappottabile e altri beni di valore. Secondo l’accordo raggiunto, gli rimangono intestati un condominio dell’Upper East Side a Manhattan, che ha dichiarato essere la sua residenza permanente, e uno a Palm Beach in Florida, oltre ad alcuni anelli della World Series ricevuti in eredità dal padre.
Giuliani ha confermato di aver raggiunto “una risoluzione del contenzioso”, specificando che “non comporta un’ammissione di responsabilità o di illecito da nessuna delle due parti”, in un post su X. E ha concluso: “Questo contenzioso ha avuto ripercussioni su tutte le parti in causa. L’intero episodio è stato spiacevole. Io e le querelanti abbiamo deciso di non parlare più l’uno delle altre in modo diffamatorio e invito gli altri a fare lo stesso”.