Padre e figlio entrano a 323 Canal Street con la maglietta del Milan 2011/2012, le strisce rosse e nere strette e il colletto bianco. Il locale di Classic Football Shirts, lo storico venditore di jersey originali dei campionati di calcio, della stagione corrente e vintage (conta più di 17 mila capi della Serie A), è stato preso d’assalto per l’evento-battesimo della partnership con Lega Serie A North America. Tifosi, soprattutto italiani e italoamericani, si sono riuniti per vedere in diretta le partite della domenica, gustarsi le eccellenze tricolori e accaparrarsi le divise più ricercate, che oggi hanno lo stesso valore e utilizzo di un capo di lusso.
“Se ci guardiamo intorno – ha dichiarato il CEO di Lega Serie A North America, Andy Mitchell – oggi le persone vestono le magliette da calcio, soprattutto quelle italiane, come accessori di moda e negli Stati Uniti è un rapporto che continua a crescere. È un ottimo modo per noi per spiccare rispetto alle altre leghe europee”.
La moda è solo una piccola parte del progetto di Lega Serie A North America. “Negli Stati Uniti stiamo cercando di portare non solo il calcio italiano – ha spiegato il partnerships manager Alessandro Gherardi, – ma l’idea del Made in Italy, quindi anche cucina, industria e fashion per incentivare le persone a seguire il nostro campionato, godendosi le magliette di tutte e 20 le squadre associate e guardando le partite”.
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L’evento è stato inaugurato con Milan-Juventus e Parma-Atalanta, ma verranno trasmesse anche le partite fra le altre sedici squadre del campionato. “Ci saranno altri due appuntamenti – ha continuato Gherardi – a Miami e a Los Angeles, dove Classic Football Shirts ha appena aperto due negozi, per spaziare al di fuori di New York. Creeremo dei contenuti digitali per coinvolgere il più possibile i nostri tifosi ed estenderci in tutti gli Stati Uniti”.
Giovani tifosi continuano ad arrivare, tutti muniti di magliette o sciarpe distintive. Non importa la squadra: l’importante è diventare un punto di riferimento. “Ciò che ci interessa è nutrire e diffondere il verbo della Serie A – ha concluso Mitchell. – Ed eventi di questo tipo sono fondamentali per avvicinarci alla comunità calcistica newyorkese”.

