Ancora un incidente mortale a New York, dove un giovane di 24 anni, Victor Hidalgo, in sella alla sua bicicletta, è stato travolto da un camion della FDNY. Si tratta del ventiduesimo ciclista che ha perso la vita quest’anno lungo le arterie della Grande Mela.
Il fattorino, che solo il giorno prima del tragico sinistro aveva festeggiato il proprio compleanno, stava pedalando verso est su Sackett Street, nel quartiere di Park Slope, intorno alle 20:15, quando è stato colpito mortalmente dall’autista di un camion della FDNY, che stava rispondendo a una chiamata di emergenza per un bambino che stava soffocando, stando a quanto riferito dal dipartimento.
La polizia afferma che il conducente aveva le sirene accese quando ha colpito e ucciso il ciclista. Sackett Street, dove Hidalgo stava pedalando quando è stato colpito, dispone di una pista ciclabile che non offre alcuna protezione fisica. E’ stato lo stesso 44enne che era alla guida del camion ad avvertire immediatamente il 911. Il ragazzo è stato portato d’urgenza presso un ospedale nelle vicinanze, dove è morto poco dopo.
Hidalgo, nativo di New York, lavorava per un’azienda di consegne farmaceutiche. Ha trascorso la maggior parte della sua adolescenza a Guerrero, in Messico, ma lo scorso anno era tornato in città. Aveva una moglie ed era diventato padre da poco. “Le strade non sono sicure. Gli autisti non rispettano la vita dei ciclisti”, ha dichiarato la zia del giovane, “non avrei mai voluto che facesse il fattorino, ma era un adulto e non potevo influenzare troppo le sue decisioni. Vorrei che avesse avuto una vita migliore, con un lavoro più sicuro”.
Hidalgo è almeno il secondo ciclista ucciso questo mese. La settimana scorsa, Amanda Servedio è stata investita e uccisa da un ladro in fuga dalla polizia, durante un inseguimento ad alta velocità ad Astoria. Secondo il Dipartimento dei Trasporti, quest’anno ci sono stati almeno 22 decessi tra i ciclisti, almeno fino al 30 ottobre. L’anno scorso, i ciclisti uccisi lungo le strade della città sono stati 30, il numero più alto da 24 anni a questa parte.
“Chiediamo ancora una volta alla città e alle aziende di consegna di fare di più per garantire la sicurezza e la protezione di questi lavoratori”, ha dichiarato Ligia Guallpa, direttrice esecutiva del Worker’s Justice Project, “se vogliamo evitare un’altra perdita come questa, dobbiamo investire in infrastrutture, quadri normativi e tutele essenziali per i lavoratori, che rispettino e riflettano il valore della vita di questi ultimi e il loro contributo alla nostra comunità”.