Il Dipartimento dell’Istruzione di New York ha intenzione di chiudere la sua scuola più piccola, la P.S. 25 di Bedford-Stuyvesant, a Brooklyn, già oggetto in passato di un tentativo di sigillatura.
Attualmente l’istituto è frequentato soltanto da 52 alunni delle classi elementari, e rappresenta un caso estremo di un fenomeno sempre più diffuso a livello cittadino e nazionale, legato al calo delle iscrizioni post-pandemia.
Il sovrintendente del Distretto 16, Brendan Mims, in una recente lettera alle famiglie, ha affermato che le risorse limitate compromettono la qualità dell’offerta formativa, poiché i finanziamenti dipendono dal numero di iscritti.
Secondo i dati diffusi dal Dipartimento, gestire scuole minuscole come la P.S. 25 comporta costi elevati: per ogni studente sarebbero stati spesi oltre 45 mila dollari più del doppio rispetto alla media cittadina.
Tuttavia, nonostante le sovvenzioni erogate, la scuola non riesce a garantire un programma completo di attività artistiche e musicali e dispone di fondi minimi per le attività pomeridiane. Mims ha anche sottolineato come le classi siano tra le meno performanti del distretto: lo scorso anno solo un terzo degli allievi che hanno partecipato ai test statali è stato ritenuto competente in lettura e matematica.
La situazione riflette una tendenza diffusa: il numero di scuole nella Grande Mela con meno di 200 studenti è passato da 81 nel 2016 a 190 nel 2023 https://www.
Il possibile smantellamento di P.S. 25 non è stato accolto bene dalla comunità. Alcuni genitori sostengono che la scuola abbia bisogno di ulteriore supporto piuttosto che di una completa chiusura.
Anche Leonie Haimson, direttrice del gruppo di difesa Class Size Matters, ha espresso perplessità, e ha chiesto maggiore trasparenza riguardo al destino degli studenti, composti per l’87% da bambini di origini afroamericane o latinoamericane. Secondo Haimson, è essenziale che le famiglie abbiano accesso a centri di qualità nei pressi delle loro abitazioni, nel rispetto delle disposizioni statali che promuovono classi più ridotte.
Nel frattempo, la città cercherà di fornire ai genitori coinvolti informazioni e supporto, come dichiarato dalla portavoce del Dipartimento dell’Istruzione, Jenna Lyle. Se approvata, la chiusura dell’edificio avverrebbe alla fine dell’anno accademico e concluderebbe un lungo capitolo che ha visto la piccola P.S. 25 lottare per sopravvivere in un panorama scolastico in continua evoluzione.