Anna Frank, vittima dell’Olocausto e simbolo di resistenza, è conosciuta in tutto il mondo grazie al suo diario, in cui narrava la storia personale e della famiglia nascosta per sfuggire alla persecuzione nazista durante la Seconda Guerra mondiale.
Ora, una replica della stanza in cui l’adolescente ebrea visse per circa due anni, sarà allestita al Center for Jewish History di Manhattan a New York, dove a partire dal 27 gennaio 2025 sarà possibile visitarla.
Grazie a questa riproduzione. arredata come era ai tempi della ragazza, i visitatori potranno vedere il suo alloggio segreto e immergersi nella realtà quotidiana vissuta dalla giovane e dai congiunti.
Il direttore della casa dei Frank ad Amsterdam, nei Paesi Bassi, Ronald Leopold, ha spiegato che questa iniziativa nasce dall’esigenza di combattere l’aumento dell’antisemitismo e di promuovere l’importanza del ricordo, specie in un’epoca in cui i sopravvissuti iniziano a scomparire.
La mostra esporrà inoltre un centinaio di manufatti provenienti dall’abitazione della famiglia Frank. Tra questi oggetti mai esposti prima, l’album fotografico di Anna i giochi e gli inviti dattiloscritti agli amici. Tuttavia, il celebre diario, pubblicato nel 1947 da Otto Frank, padre della giovane, rimarrà ad Amsterdam, nella sua sede attuale, per preservarne la conservazione.
Gli organizzatori dell’esposizione hanno voluto sottolineare che il loro intento non è solo quello di ricordare la protratta sofferenza, ma anche di far conoscere la ragazza, come scrittrice e simbolo di speranza, in modo che possa insegnare alle nuove generazioni, l’importanza della lotta verso l’odio e l’intolleranza.
Questa iniziativa educativa è anche un omaggio a Otto Frank, che dopo aver perso i propri cari, decise di pubblicare il diario di Anna e dedicare la sua esistenza a diffonderne la storia. Il progetto è frutto di un lungo lavoro, ha richiesto mesi per la sua realizzazione oltre a un team di 100 persone.
Con l’antisemitismo in preoccupante crescita, i crimini d’odio antiebraici nel 2023 hanno raggiunto in America il numero più alto mai registrato, l’allestimento vuole quindi ricordare non solo il passato, ma anche i pericoli legati alla discriminazione che continuano a manifestarsi nel presente.
Come ha sottolineato lo storico Michael Berkowitz, la replica dell’alloggio segreto rappresenta una preziosa opportunità per approfondire la comprensione dell’Olocausto e per sensibilizzare il pubblico sulla storia ebraica europea.