“La politica estera italiana non è fatta solo da ministri e diplomatici, ma anche dallo sport”, dalle vittorie e anche dalle imprese che operano nel mondo sportivo. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha dichiarato inaugurando l’incontro “Sport Made in Italy: strumento di crescita”, che si è tenuto domenica al Consolato generale d’Italia di New York con l’obiettivo di aprire spazi di investimento anche sull’altra sponda dell’Atlantico per un settore che ogni anno produce il 3% del Pil del Paese. “Lo sport non è fatto solo di campioni, ma è anche industria e business e dobbiamo ricordare che tante piscine nel mondo e tante piste di atletica sono costruite da aziende italiane”, ricorda Tajani, spiegando che vanno spinti investimenti anche nel turismo sportivo e allargata la politica commerciale degli eventi sportivi, promuovendo, “dentro un sistema Europa, anche l’acquisto di diritti sportivi negli Stati Uniti, in modo che gli eventi sportivi possono essere trasmessi da rete americane”. Il ministro degli Esteri ha voluto ricordate che l’Italia non è solo un paese che importa campioni, ma che li esporta e ricorda i dieci giocatori italiani ingaggiati nel baseball americano, compreso un allenatore italo-americano.
“Lo sport è centrale nell’azione del Governo ed è un tassello fondamentale della diplomazia della crescita. La Giornata dello sport italiano nel mondo, che ho inaugurato la settimana scorsa, consente di raccontare le eccellenze, i distretti e le industrie italiane di settore, valorizzando al contempo lo sport come strumento di integrazione e coesione delle comunità italiane all’estero” ha inoltre commentato Tajani.


L’intervento della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, è iniziato all’insegna del ricordo di un grande campione del calcio italiano: Totò Schillaci. “Le notti magiche degli anni ’90 hanno incollato allo schermo i miei genitori e anche me e Schillaci è stata una stella di quelle notti”, ha esordito Metsola suscitando un lungo applauso della sala. La presidente del Parlamento ha sottolineato i tanti successi degli atleti italiani, inclusi quelli delle paralimpiadi e ha ribadito che, anche nel settore sportivo “investire in Italia significa investire in Europa”.

Stephen Pagliuca, Co-proprietario e Co-Presidente dell’Atalanta ha voluto ribadire nel suo intervento che, nel mondo dello sport “c’è una strategia più grande di quella di vincere partite” ed è quella che lui ha messo in atto con la squadra bergamasca, che vince e produce anche entrate. Gerry Cardinale, proprietario di AC Milan ha insistito invece su una serie A di qualità, perché oggi “quando si parla di calcio in Europa, la qualità viene riconosciuta all’Inghilterra, mentre serve lavorare per riportare questa alta qualità anche nel calcio italiano,dove devono collaborare insieme club sportivi, governi locali e nazionali e capitale privato”, convinti che da queste partnership possono emergere guadagni importanti anche per il settore.
Alessandro Del Piero ha sottolineato che l’ingresso del business americano nel mondo calcistico italiano ha “aiutato a muoversi in avanti” e voluto sottolineare che i risultati arrivano per processi, per un lavoro di squadra capace di mettere insieme “passione, ambizioni, rispetto dei ruoli, competenze” e ha invitato a non mettere mai da parte “speranza e sogni” e magari un futuro ritorno alla Juve.