Dalla cucina, l’odore dell’agnello che cuoce si diffonde in tutta la sala. Lucani e non si sono incontrati da Eataly Flatiron per celebrare il mese della Basilicata con uno show cooking a base di piatti e vini regionali. Ai fornelli, lo chef Leonardo Palazzo, di origine tarantina, ma a New York da 8 anni, che ha raccontato e concluso le portate davanti ai commensali, assicurandosi che tutti si siano goduti lo spettacolo.
“L’Agenzia Enit ci ha permesso di portare la nostra regione negli Stati Uniti e noi ne abbiamo approfittato, tanto la cultura culinaria quanto quella artistica – ha spiegato Antonio Nicoletti, direttore generale dell’ufficio per la promozione e lo sviluppo della Basilicata. – Quindi abbiamo organizzato una mostra al The John D. Calandra Italian American Institute, dal titolo BASILICATË, A celebration of Lucanian Culture in the world, e questa iniziativa con Eataly. La federazione dei lucani nel Nord America ha poi richiamato all’appello tutti i nostri compatrioti espatriati”.


Molti italoamericani fanno ritorno in Italia alla scoperta delle proprie origini, ma in pochi conoscono “davvero” la regione della Basilicata. Spesso sottovalutata, in realtà nasconde delle chicche: “È il cuore del Mezzogiorno – ha dichiarato Nicoletta. – Ed è rimasta una delle aree più autentiche in Italia, con un riguardo particolare alle origini. La nostra cucina conserva ancora i sapori genuini e autentici delle radici della cultura culinaria italiana. La nostra missione, in quanto lucani, è far conoscere la Basilica nel mondo”. E, in parte, con l’evento di Eataly ci sono riusciti.
“Quando sono arrivati, i Greci hanno chiamato la regione Enotria, che si traduce come “la patria del vino” – ha introdotto le portate Nicoletta, – perché hanno imparato da noi a coltivare la vite e a far invecchiare l’uva”. Cinque i vini dello show cooking: il Chardonnay di Farnese Fantini abbinato all’entrée di Pecorino Lucano; il Re Manfredi Bianco con La Cialledda (pane inzuppato nell’acqua dei pomodori con cipolla rossa, cetrioli e olio piccante); il Rogito delle Cantine del Notaio Basilicata servito con la Rafanata (una frittata con patate, salsiccia, rafano e pecorino); il Paternoster Synthesi Aglianico del Vulture accompagnato da Maccheroncini con la mollica; il Terra dei Re Aglianico del Vulture con Agnello alla Pastora; e l’Amaro Lucano con la torta di ricotta e il panettone, vera specialità regionale.

