Sono una moltitudine, tuttavia non sono mai abbastanza. Gli iconici taxi gialli di New York ora rischiano addirittura una paralisi.
L’American Transit Insurance Co. la più grande compagnia assicurativa di veicoli commerciali della Grande Mela, sarebbe insolvente e sull’orlo del fallimento.
Il gigante delle polizze, che ha assicurato circa il 60% degli oltre 117.000 taxi che sfrecciano per le vie cittadine, secondo un documento depositato presso la National Association of Insurance Commissioners, un’organizzazione di regolamentazione normativa statunitense, avrebbe registrato oltre 700 milioni di dollari in perdite nette.
ATIC che ha sede a Freeport, a pochi chilometri dalla contea di Nassau, gestita da oltre 52 anni dalla famiglia Bisceglia, ha sempre fornito ai tassisti tariffe molto vantaggiose rispetto alla concorrenza.
Tim Zawacki, analista senior di S&P Global Market Intelligence, una società statunitense di servizi finanziari ha dichiarato alla stampa: “Se questa azienda non sarà in grado di continuare l’attività, ci saranno ricadute significative, sui loro clienti”.
Anche gli esperti dei trasporti sono preoccupati. Un potenziale fallimento dell’ATIC lascerebbe migliaia di tassisti senza assicurazione e getterebbe nel caos il complesso ecosistema di trasporto pubblico della città.
Le perdite, precedute da anni di dissesto segnati da continue richieste di risarcimento e cause, secondo un rapporto del 31 dicembre di Huggins Actuarial Services, un società di consulenza, sarebbero aumentate al punto di aver superato la soglia nota come: “evento a livello di controllo obbligatorio”.
Il Dipartimento dei Servizi Finanziari di New York, che regola gli assicuratori, potrebbe ora essere costretto a intervenire per mettere la società in amministrazione controllata o liquidarla.
“DFS deve fare qualcosa”, ha dichiarato Matthew Daus, partner dello studio legale Windels Marx ed ex presidente e commissario della Taxi and Limousine Commission di New York City, “l’ultimo documento finanziario della compagnia dipinge un quadro così terribile da “creare disordini nel settore”.
“ATIC ha sottovalutato la situazione per decenni, ha aggiunto Daus, ha cercato di battere la concorrenza con il risultato che i premi addebitati non erano commisurati al rischio che stavano assumendo”.
DFS ha confermato che sta “collaborando con l’azienda e altre parti interessate per affrontare i problemi finanziari e per cercare di proteggere i conducenti, i passeggeri e la stabilità del mercato assicurativo della Big Apple.