La loro ricostruzione iniziata addirittura negli anni ’80 è stata lenta ma graduale e adesso i moli di New York sono diventati i cortili della città.
Dopo il declino della metropoli, in passato importante centro industriale e l’abbandono da parte degli scaricatori di merci dei numerosi mercantili, sono rimasti a lungo in disuso e in mano alla criminalità. Ora però i newyorchesi li hanno riscoperti.
Muniti di coperte da picnic e creme solari li hanno rianimati e luoghi come il Gantry Plaza State Park di Long Island City nelle assolate giornate estive brulicano di vita.
Il parco prende il nome dalle imponenti macchine chiamate “cavalletti” che un tempo venivano utilizzate per le navi da carico e che ancora si trovano nell’area costellata anche da vecchi binari ferroviari.
Negli anni ’60 gli unici visitatori erano i passeggeri che si recavano ai moli di Bay Ridge per imbarcarsi sui traghetti per Staten Island, prima che il ponte Verrazzano-Narrows collegasse i due distretti. Oggi, invece le persone che lo raggiungo lo fanno per ammirare i tramonti e visitare l’American Veterans Memorial.
Non mancano zone attrezzate per i bambini, piattaforme per pescare e panchine dove coppiette innamorate possano pianificare il loro futuro.
Il Christopher Street Pier invece è diventato una lussureggiante spiaggia erbosa sul West Side, dove i visitatori possono gustare le prelibate aragoste nel ristorante vicino e ballare un tango o una milonga.
Il molo diventato un celebre ritrovo gay negli anni ’70 e ’80, quando era ormai trascurato radunava la comunità LGBTQ, lasciata ai margini dopo il diffondersi dell’AIDS.
Seppure attragga ancora molti giovani queer, poveri e senza tetto il Greenwich Village che lo ospita è divenuto ora uno dei quartieri più costosi della metropoli e la gente che lo popola è variegata.
L’Ocean Breeze Fishing Pier, fa sembrare la Big Apple lontanissima. Si estende dal quartiere di Midland Beach, a 200 metri dalla Lower New York Bay, che si apre sull’Oceano Atlantico. Dalla punta del molo, è possibile osservare le navi da crociera che scompaiono all’orizzonte e talvolta avvistare anche delfini e balene.
All’inizio del XX secolo, l’area ospitava un affollato quartiere di intrattenimento, con giostre e casinò, poi a causa di una dozzina di incendi che sono stati appiccati da vandali si è degradata ed è stata completamente riqualificata nel 2003.
Nonostante siano in molti ad affollare alcuni dei moli cittadini, altri rimangono luoghi solitari, come quello di Hunts Point Landing nel Bronx.
È ancora un angolo nascosto e dimenticato seppure all’interno di una zona estremamente frenetica. Non attira le famiglie che preferiscono altre parti della città, capita che i pescatori gettino le loro lenze proprio vicino al punto in cui si incontrano il fiume Bronx e l’East River.
Dall’altra parte della baia la vista offre uno scorcio sull’aeroporto La Guardia e sul penitenziario di Rikers Island, sicuramente due dei luoghi meno interessanti della Grande Mela.