“Il numero di prostitute è raddoppiato negli ultimi due mesi. Iniziano a comportarsi come se facessero parte della comunità, ora le vediamo ogni giorno”.
Stanchi del progressivo peggioramento della situazione gli abitanti di Jackson Heights e Roosevelt Avenue a Queens, un distretto di New York, denunciano che la zona dove le ragazze esercitano è ormai infestata da criminali.
A distanza di cinque mesi dall’inchiesta che il quotidiano statunitense New York Post aveva condotto, i locali riferiscono di sentirsi minacciati, anche i ladri infatti sarebbero divenuti talmente provocatori da sfidare apertamente i commercianti in caso di cattura.
“Ci dicono, torneremo e avrai guai seri”, ha dichiarato Jesus Diaz, direttore del supermercato “Bravo” su Roosevelt Avenue. “Chiami la polizia perché li hai beccati a rubare ma neppure gli agenti li vogliono, non arrestano questi soggetti”.
“Dal comando, ci sentiamo rispondere che svolgono il loro lavoro ma che sono in inferiorità numerica, che sono in pochi”.
Il mercato del sesso, ormai fiorente nel quartiere, allontanerebbe inoltre gli acquirenti creando dissesti economici alle numerose attività della zona, costrette a chiudere.
Spesso, come riferito da Post nella sua indagine svolta ad aprile, la merce rubata finisce direttamente sui marciapiedi per essere rivenduta illegalmente con uno sconto, senza che i negozianti possano intervenire.
Nel frattempo, le prostitute girano per l’isolato, avvicinano potenziali clienti mentre transitano e li introducono in case d’appuntamento improvvisate all’interno degli appartamenti adiacenti.