Sembrava una questione bizzarra quando a giugno, a New York, si è aperto il dibattito sul divieto delle maschere facciali, ma nella Contea di Nassau la misura divenuta legge a inizio mese ha già portato all’arresto di una persona.
Nei giorni scorsi, Wesslin Omar Ramirez Castillo, residente a Long Island, è stato fermato perché indossava una maschera sul viso e durante la perquisizione è stato trovato anche in possesso di un coltello con una lama da 35 centimetri.
Il 18enne camminava in una strada residenziale con il passamontagna e abiti scuri. Quando gli agenti, chiamati da alcuni cittadini allarmati, sono intervenuti, il ragazzo non ha opposto resistenza. Dovrà ora affrontare accuse per diversi reati, tra cui il possesso di un’arma e la violazione della legge sulle coperture facciali in luoghi pubblici.
“Le nostre forze dell’ordine, grazie alla nuova norma, sono state in grado di neutralizzare un individuo che stava per commettere una rapina, ha dichiarato Bruce Blakeman, esponente del partito repubblicano locale: “L’approvazione di questa legge offre alla polizia un altro strumento per fermare persone sospette”.
La spinta al provvedimento era arrivata dopo che alcuni manifestanti filo-palestinesi si erano coperti il volto durante le proteste nei campus universitari americani dei mesi scorsi. Successivamente avevano confidato di averlo fatto per non essere riconosciuti e evitare minacce in rete.
Approvata dalla legislatura repubblicana “Mask Transparency Act”, ritiene un reato indossare una copertura sul viso per motivi che non siano strettamente legati alla salute o alla religione.
“Spesso le coperture vengono usate per comportamenti molesti, minacciosi o criminali”, è stato scritto nel disegno di legge, “i trasgressori potranno incorrere in una multa fino a 1.000 dollari e un anno di carcere o entrambi”.
Non sono mancate comunque le critiche, alcuni oppositori temono che la norma cerchi di reprimere le proteste pro-palestinesi, altri invece sostengono che potrebbe vanificare gli sforzi per combattere il coronavirus, mettendo potenzialmente in pericolo le persone immunocompromesse e con disabilità. Il divieto potrebbe inoltre fornire agli agenti di polizia anche un pretesto per fermare le persone di colore e perquisirle su marciapiedi, metropolitane o altri luoghi pubblici.
Beth Haroules, avvocata senior della New York Civil Liberties Union, un’organizzazione americana per i diritti civili, ha sottolineato che le maschere “proteggono la salute delle persone e la loro capacità di parlare”, ha infine aggiunto, “l’arresto di Castillo ha dimostrato che la misura era matura per un’applicazione selettiva da parte di un dipartimento di polizia con una storia di aggressione e discriminazione”.