Potrebbero riaprire presto i centinaia di negozi illegali di cannabis di New York che il sindaco Adams, nella crociata dei mesi scorsi, aveva fatto chiudere.
La sentenza del giudice Kevin Kerrigan della Corte Suprema, che ha permesso la riapertura di un minimarket del Queens, potrebbe vanificare gli sforzi dell’Operazione Padlock partita in primavera, che aveva permesso ai poliziotti di confiscare oltre 60 milioni di dollari in merce e sigillare 900 attività commerciali.
“Quasi tutti i negozi hanno il diritto di essere riaperti”, ha sentenziato Lance Lazzaro, l’avvocato di Bell Grocery & Deli a Bayside, la rivendita oggetto del contenzioso.
Al cliente di Lazzaro era stata notificata una citazione in cui l’amministrazione Adams sosteneva che il negozio doveva essere chiuso poiché vendeva cannabis illegale. I funzionari a giugno avevano dichiarato di averne trovato oltre 3 chili all’interno di alcuni prodotti.
Seppure la citazione fosse stata respinta dal tribunale per un vizio di forma, lo sceriffo aveva deciso di mantenere chiuso l’esercizio commerciale. Con la sua sentenza, Kerrigan ha ritenuto adesso questa decisione immotivata, sostenendo “che avrebbe privato i proprietari dei loro diritti di giusto processo”.
“La Corte riconosce che la vendita non autorizzata di cannabis all’interno della città di New York rappresenta un enorme problema per la salute pubblica”, ha notificato il giudice. “Tuttavia, la chiusura sommaria delle aziende prima di adottare le misure necessarie per determinare eventuali violazioni è contraria ai principi della democrazia americana e del giusto processo”.
Lazzaro, che rappresenta diversi altri negozi in procedimenti simili e in una relativa class action federale, ha accusato la città di non aver rispettato la legge non avendo notificato correttamente la citazione e perseguendo nell’errore.
“Chi ha fatto diventare lo sceriffo il giudice e la giuria?”, ha sottolineato Lazzaro, “è quasi una negazione completa del giusto processo in cui ha l’ultima parola”. Quasi 950 esercenti sarebbero già stati convocati, secondo quanto riportato dal New York Times.
“Siamo fiduciosi di agire in conformità con la legge per proteggere la sicurezza pubblica”, ha riferito la portavoce del Sindaco Adams, Liz Garcia. “Tuttavia valuteremo alcune opzioni”.
Anche l’avvocato M. Daniel Bach, che tutela una manciata di negozi che sono stati chiusi dall’Operazione Padlock, ha elogiato la decisione: “Se le procedure sono difettose, anche tutto il resto crolla”.
L’operazione Padlock to Protect era stata accolta con entusiasmo dai newyorkesi che da anni denunciavano il sorgere dei negozi illegali di marijuana da quando nel 2021 era avvenuta la legalizzate nello Stato.