Con l’approssimarsi di settembre e l’imminente inizio delle lezioni, la Columbia University ha disposto misure di sicurezza straordinarie per gestire potenziali disordini nel suo campus di Morningside. A partire da lunedì, l’accesso al campus sarà infatti limitato esclusivamente a chi possiede una tessera d’identificazione universitaria nonché ai visitatori previamente autorizzati, come annunciato dai funzionari dell’ateneo.
La decisione è stata presa a seguito delle manifestazioni pro-Palestina della scorsa primavera, che hanno visto proteste, accampamenti e perfino l’occupazione di un edificio universitario – un movimento di protesta poi estesosi a decine di università a livello nazionale. Centinaia di persone sono state arrestate e oltre quaranta sono state accusate di aver abusivamente occupato l’Hamilton Hall – malgrado la maggior parte delle accuse siano state poi ritirate.
Il piano anti-disordini della Columbia prevede un sistema di codici a colore per regolare l’accesso al campus, a seconda del livello di minaccia percepito. A partire da lunedì, il livello di accesso sarà arancione – appena prima del russo, il più pericoloso. Attualmente, il campus rimane aperto a tutti durante il giorno, ma l’accesso agli edifici universitari avviene solo tramite tessera dalle 7 del mattino alle 10 di sera. Di notte il livello di accesso è già impostato su arancione.
Cas Holloway, Chief Operating Officer dell’università, ha spiegato che il cambiamento è stato deciso per garantire la sicurezza e l’incolumità dell’intera comunità universitaria. “Siamo particolarmente preoccupati per la presenza di persone non affiliate che potrebbero non avere a cuore gli interessi della comunità della Columbia,” ha dichiarato in una lettera indirizzata a studenti e personale dell’università. I visitatori potranno accedere alle strutture mediante l’uso di un codice QR da esibire insieme a un documento di identità.
Nel frattempo, la tensione tra i manifestanti e i funzionari universitari rimane alta, come dimostra l’episodio vandalismo che ha colpito la residenza della stessa Holloway a Brooklyn giovedì notte. Le immagini fornite dalla polizia mostrano un triangolo rosso capovolto, simbolo utilizzato dai manifestanti pro-palestinesi, sulla facciata della casa della funzionaria. Oltre a rompere la porta d’ingresso, i vandali hanno spruzzato della vernice rossa sull’edificio e liberato grilli e vermi nelle immediate adiacenze.