Venerdì pomeriggio, il procuratore distrettuale del Bronx, Darcel Clark, ed i vertici della polizia di New York hanno annunciato l’arresto dei componenti due grandi bande, per un totale di 36 persone in manette e più di 260 capi d’imputazione combinati per le accuse, che includono cospirazione, tentato omicidio, rapina e aggressione.
“Vedete 15 pistole davanti a voi. Non si tratta di armi acquistate da agenti sotto copertura. Sono armi che abbiamo sequestrato”, ha spiegato Clark, “Si vedono cittadini del Bronx che scappano. Nessuno dovrebbe vivere in questo modo”. L’operazione delle forze dell’ordine è durata ben 18 mesi: i membri delle due gang finiti dietro le sbarre, secondo le accuse, sono colpevoli di aver compiuto ben 21 sparatorie, ferendo 10 cittadini innocenti, trovatisi nel posto sbagliato al momento sbagliato.
“Questi casi sono tristi e scioccanti”, ha detto il procuratore distrettuale del Bronx, “gli imputati sono tutti giovani, il più grande ha appena 25 anni. Hanno sparato più volte, spesso in pieno giorno su strade affollate. Vedevano un rivale e non esitavano ad aprire il fuoco”.
“Questa operazione congiunta è un duro colpo per le due bande violente. Alcuni dei peggiori soggetti del Bronx, ma in realtà di tutta la città, sono ora in custodia”, ha invece detto il vice capo della polizia di New York, Jason Savino, “Faccio questo lavoro da molto tempo. Queste due indagini sono caratterizzate da alcuni degli incidenti più orribili che abbia mai visto”.
L’agente ha inoltre spiegato che l’operazione è iniziata nell’agosto 2022, quando durate una rapina un poliziotto fuori servizio era stato lasciato a terra con il cranio fratturato, in seguito all’aggressione dei membri di una gang. Più tardi, lo stesso giorno, il gruppo aveva aperto il fuoco in una strada del Bronx, sparando ad una donna anziana.
Una delle bande coinvolte è la Slattery, detta anche “Slaughtery”, che deve il suo nome al parco giochi sulla East 183rd Street. L’accusa di 176 capi d’imputazione comprende cospirazione, tentato omicidio, rapina, aggressione e molto altro. L’altra gang coinvolta nella maxi retata è quella dei “1300”, che secondo le autorità è responsabile di sei sparatorie, tra cui una nella quale è stata ferita una donna di 73 anni.
“La loro sfacciataggine non conosceva limiti”, ha aggiunto Clark, “Metà degli imputati aveva meno di 17 anni quando è iniziata la vicenda. Purtroppo, hanno rovinato le loro vite, hanno indebolito e creato scompiglio nella nostra comunità. Non ne possiamo più”.