New York negli ultimi anni si è ritrovata a dover affrontare una forte domanda abitativa che, fino a metà 2022, è stata gestita principalmente grazie a un programma di incentivi fiscali, il 421a, che forniva agevolazioni ai costruttori e dava la possibilità agli acquirenti di iniziare a pagare le tasse di proprietà anche più di 10 anni dopo l’acquisto.
L’incentivo però è scaduto nel giugno 2022. La scontata conseguenza è stato un brusco calo delle unità immesse sul mercato, un avvenimento in netta controtendenza con le necessità della città.
Tornando a eventi più recenti, un altro importante fattore ad aver inciso sull’ultimo periodo è stata la crescita dei tassi di interesse imposta dalla Federal Reserve come cura all’inflazione.
La somma di questi eventi ha creato una sorta di stagnamento, in cui ci troviamo ancora oggi.
In sostanza, i proprietari, consci della domanda molto alta e di un mercato storicamente forte, fanno fatica a venire incontro agli aspiranti acquirenti, che sebbene in concorrenza tra loro, a causa degli alti tassi sui mutui, faticano a pareggiare le richieste dei venditori, rimanendo così in posizione di attesa.
Esistono però anche delle note positive. La prima è che sebbene domanda e offerta non si stiano incontrando sono comunque presenti. Le transazioni ci sono e il mercato non è “fermo”, semplicemente al momento il campo è occupato soprattutto da chi ha grandi motivazioni, a cui si aggiungono i player meno toccati dalle politiche della Fed, ovvero gli acquirenti “cash” e chi si affaccia al mercato del lusso.
Altra nota, si spera positiva: vi ricordate dell’incentivo fiscale di cui parlavamo all’inizio? È di recente stata finalmente approvata una nuova maxi legge sulla casa che affronta diversi temi, alcuni volti all’immissione sul mercato di nuove unità immobiliari, come delle nuove regole per le conversioni da ufficio a residenziale e un nuovo incentivo per i costruttori, il 485x, i cui eventuali benefici sono però ancora da dimostrare.
Quindi, cosa potrà accadere se si verificassero questi eventi? iI taglio dei tassi offrirebbe una maggiore possibilità di competere su un’offerta abitativa limitata, il che porterebbe a un innalzamento dei prezzi. Mentre l’immissione di nuove unità, figlia del nuovo incentivo, renderebbe più accessibile anche un mercato frenato dai tassi e quindi potrebbe coincidere con una diminuzione delle pretese da parte dei proprietari. Se invece dovessero sbloccarsi contemporaneamente sia il problema dell’accesso ai mutui che quello dell’offerta, allora potremo aspettarci di rimanere nella posizione di equilibrio attuale, ma anche un maggiore numero di transazioni.