Cinque dipendenti di un centro di detenzione minorile di Brooklyn stanno affrontando delle accuse federali per il presunto contrabbando di merci all’interno della struttura, in cambio di tangenti da decine di migliaia di dollari.
L’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Orientale di New York ha dichiarato che i dipendenti, che lavoravano come specialisti dello sviluppo dei giovani presso il Crossroads Juvenile Center di Brownsville, negli ultimi anni hanno accettato pagamenti in contanti dagli “ospiti” della struttura o dai loro soci per introdurre di nascosto droga, armi, cellulari, alcool e altri oggetti proibiti. Sono accusati di aver ricevuto tra i 2.000 e i 20.000 dollari a testa e sono stati arrestati nella mattinata di mercoledì.
Se dovessero essere condannati, rischierebbero una pena di 5 anni di detenzione. Il procuratore Breon Peace ha dichiarato in un comunicato che gli imputati “hanno violato i loro doveri verso la città e i residenti di Crossroads, mettendo i giovani e gli altri membri del personale a un rischio allarmante di gravi danni”. “Gli arresti di oggi-ha aggiunto- dimostrano che questo ufficio rimane impegnato a sradicare la corruzione e a ripulire le carceri e le strutture di detenzione minorile della nostra città”.
I lavoratori – Da’Vante Bolton, 31 anni; Roger Francis, 58 anni; Christopher Craig, 37 anni; Nigel King, 45 anni; e Octavia Napier, 26 anni- sono ora accusati di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione ai sensi dell’U.S. Travel Act. Tra questi, l’unico a non essere più in servizio presso la struttura di Brownsville era Napier. Gli altri, invece, erano impiegati della società Administration for Children’s Services, che supervisiona il centro di detenzione minorile.
“La priorità di ACS è sempre quella di mantenere i nostri giovani al sicuro”, ha dichiarato in un comunicato Stephanie Gendell, portavoce dell’agenzia, “Chiunque violi questa missione non può lavorare qui”.
Non è la prima volta che a Crossroads si verifica un episodio di questo tipo. Solo 4 mesi fa, infatti, un agente penitenziario della struttura venne arrestato con l’accusa di aver contrabbandato dei cellulari e delle SIM all’interno del carcere.
Tra marzo 2022 e maggio 2024, nella struttura, che ospita circa 120 detenuti, sono stati trovati più di 75 telefoni, 340 coltelli e lame di diverso tipo e varie quantità di droga e tabacco.