Il traffico di New York è leggendario. Troppe automobili, troppi pedoni, troppi camion. Ma la città che non dorme mai ha le sue esigenze che, sia per le circostanze create dal Covid-19, sia per la crescita esponenziale della popolazione, rendono complicato vivere in città.
Parcheggiare l’auto per strada è una impresa, scrive il New York Times, dopo che il comune ha concesso ai ristoranti di “allargare” le loro sale con i gazebo per le strade. I parcheggi privati vanno da 20 a 45 dollari l’ora. Mettere l’auto in garage costa circa 650 dollari al mese. I servizi pubblici, d’altro canto, causa la minore quantità di pendolari proprio per il covid, hanno ridotto i servizi. I treni che dalla periferia trasportavano centinaia di migliaia di persone sono meno frequenti rispetto al periodo pre-pandemico, anche perché l’azienda dei trasporti urbani, a causa della diminuzione dei passeggeri, ha ridotto drasticamente i servizi e prepensionato migliaia di dipendenti.
Per più di 20 anni il parlamento statale di New York ha dibattuto il “congestion pricing”, il pedaggio urbano, una tassa d’ingresso a Manhattan che alla fine, nel 2019 aveva approvato il piano che sarebbe dovuto entrare in vigore un minuto dopo la mezzanotte del 30 giugno. Sarebbe, perché il governatore dello Stato di New York Kathy Hochul è intervenuta nella vicenda e per ora ha bloccato la decisione.
Il piano prevede una “tassa” di 15 dollari per le auto che hanno l’E-ZPass, il pedaggio elettronico, quando si entra a Manhattan a sud della 60esima Strada. Sono previste esenzioni e sono in atto altri meccanismi di pedaggio, ma per ora sono più le domande dei cittadini che non le risposte sia da parte della MTA, l’azienda dei trasporti di New York che dal Comune.
Da quando la misura era stata approvata nel 2019 molte cose sono cambiate. Ultimamente tanti legislatori hanno lasciato la politica, altri hanno cambiato idea, mentre altri sono rimasti fermi nel sostenere il piano. Nel 2019, la tariffazione della congestione era stata approvata come parte del pacchetto di bilancio statale da oltre 175 miliardi di dollari di New York. E poi venne convertito in legge dall’ex governatore Andrew Cuomo.
Ora con le elezioni alle porte il governatore, e la leadership democratica del partito nello Stato di New York, teme che una misura così impopolare possa avere ripercussioni elettorali anche in una roccaforte democratica come New York.
“Sono più di 20 anni che combatto la tariffazione della congestione”, ha affermato il deputato statale David Weprin, un democratico di Queens. “Questo sarebbe il momento sbagliato per inviare un messaggio alle imprese, che sarebbe un messaggio anti-Manhattan, nel senso che influenzerebbe l’economia di Manhattan”.
Ma la deputata di Brooklyn Emily Gallagher, una democratica, ha definito il cambiamento “un disastro per i passeggeri dei trasporti pubblici”. “Non è esattamente come era stato descritto nel 2019, quando abbiamo votato a favore”, ha osservato mercoledì il deputato di Manhattan Al Taylor.
La decisione della governatrice Hochul ha lasciato molti parlamentari interdetti.
“Il sistema si sta sgretolando. Abbiamo piani di espansione ambiziosi, ma ora non abbiamo modo di finanziarli. L’MTA ha sempre fatto affidamento sulla tariffazione della congestione per sviluppare questi piani”, ha detto Gallagher durante una conferenza stampa al Congresso di Abany.
Ma si stanno avvicinando elezioni e anche i 213 membri della legislatura oltre a tutti i parlamentari della Camera, sono candidati alla rielezione – alcuni avranno le primarie questo mese. E New York viene considerata dalla leadersip nazionale democratica come una pedina fondamentale per riprendere la maggioranza alla Camera.
I legislatori affermano che la legge è giusta, ma il momento per implementarla è sbagliato. Hochul non vuole essere incolpata per una possibile sconfitta ei democratici.
Anche se l’ultima parola ufficiale spetterà al consiglio di amministrazione della MTA, il parlamento statale avrà un ruolo fondamentale nel decidere come l’azienda dei trasporti otterrà i finanziamenti.
Un’opzione sarebbe quella di aumentare le tasse sulle imprese cittadine e un’altra è autorizzare la spesa dalle riserve di New York. Per ora nessuno ha idea di cosa succederà al piano del pedaggio urbano e i legislatori stanno già lasciando il Campidoglio di Albany per il weekend.