Sollievo nella comunità italoamericana di Brooklyn. Dopo oltre 36 ore di ricerche disperate e appelli a radio e televisioni locali, Alessandro Messina, ventunenne italiano e studente della Hofstra University, è tornato a casa martedì all’alba. Alle 7 il messaggio della madre Caterina Orlando, capo dellEnte Italiano per il Turismo di New York, a rassicurare: “Alessandro è rientrato. Sta bene”.
L’allarme della scomparsa era stato lanciato dai familiari intorno alle ore 12:40 di domenica 19 maggio. Lo avevano visto allontanarsi da casa, vicino alla stazione 86th della metropolitana N, nel quartiere di Gravesand. Le ricerche della polizia distrettuale si sono concentrate fra terra e mare, dato che l’area si affaccia sulla baia e si trova solo a qualche chilometro dalle spiagge di Coney Island.
Al momento della scomparsa, Alessandro era uscito senza zaini o borse che facessero pensare a una fuga. “Ha lasciato a casa tutto: chiavi, carta di credito, documenti e cellulare – aveva raccontato a La Voce di New York la madre – Ci aveva detto che non avrebbe più potuto partecipare alla graduation perché non era stato ammesso e questo potrebbe avergli fatto scattare un senso di umiliazione”.