Come ultima tappa del suo viaggio a New York, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella si è recato alla sede del Consolato Generale su Park Avenue dove ha salutato e ringraziato l’Ambasciatrice d’Italia negli Stati Uniti Mariangela Zappia, Console Generale a New York Fabrizio di Michele e tutto il personale, sottolineando l’importanza del ruolo “di grande rilievo” che ricoprono.
“È un piacere incontrare voi che siete i primi che accogliete i nostri connazionali – ha cominciato il capo dello Stato, – tra quelli che vivono abitualmente qui, quelli di origine italiana e quelli che arrivano per lavoro o per studio o per un’altra serie di ragioni che rendono i ritmi consolari molto intensi”.

“Il lavoro che svolgete è sicuramente impegnativo e presumo anche faticoso – ha continuato il presidente Mattarella, – ma molto importante perché il rapporto che l’Italia ha con questa città è altrettanto intenso”. A livello storico, familiare, politico, economico, turistico, il nostro Paese è legato a doppio filo con New York.
Poi ha ripreso commentando il ponte che il Consolato rappresenta per entrambe le culture: “A contatto con voi i nostri connazionali vedono le istituzioni a cui rivolgersi. I cittadini statunitensi vedono il volto degli italiani. Il vostro lavoro entra nella vita quotidiana ed è più incisivo di quanto non lo siano altre istituzioni”.
