Sarà la scrittrice americana Elizabeth Strout, premio Pulitzer 2008 con Olive Kitteridge a inaugurare il Salone Internazionale del Libro di Torino 2024, con la Lectio inaugurale dal titolo L’inizio molto lento della mia carriera molto veloce. Tra gli ospiti americani più attesi anche Don Winslow con il suo romanzo più recente Città in rovina. La nuova edizione della più grande fiera dell’editoria italiana nel mondo, in programma dal 9 al 13 maggio 2024 nella città sabauda, è stata presentata all’Istituto Italiano di Cultura di New York nell’ambito del Festival Letterario “Multipli Forti”, “finestra transatlantica sulle maggiori tendenze letterarie della narrativa italiana del nostro tempo” come recita il sottotitolo.
Il tema di quest’anno è ispirato dalle parole di Natalia Ginzburg: Vita Immaginaria. Pubblicato nel 1974, rimane uno dei libri più celebri quest’autrice tanto amata e tanto letta negli Stati Uniti. Ginzburg ci dice che la vita immaginaria ci offre strumenti preziosi per affrontare la vita creativa, anche se non necessariamente ci insegna come vivere nel mondo reale. È come se questa dimensione alternativa della nostra esistenza ci fornisse una sorta di laboratorio mentale, dove possiamo esplorare nuove idee, sperimentare nuove prospettive e sviluppare la nostra sensibilità artistica.
Per cinque giorni, saremo immersi in nuove parole, nuovi sguardi sul mondo e, soprattutto, nelle vite immaginarie, insieme a autori e autrici italiani e internazionali, case editrici ma anche scienziati, giornalisti, artisti, registi, illustratori e musicisti che contribuiranno con le loro esperienze a generare nuove riflessioni. “Cinque giorni di un progetto che lavora tutto l’anno, con le scuole, nelle carceri, sul territorio”, ha spiegato all’IIC Annalena Benini, la nuova direttrice del Salone.
Autrice di diverse pubblicazioni, l’ultimo romanzo è Annalena uscito nel 2023 con Einaudi editore, e giornalista del Foglio, Benini ha raccolto l’eredità di Nicola Lagioia, che nei suoi sette anni alla guida della kermesse letteraria, è riuscito a rilanciarlo e a registrare presenze da record.
Con un padiglione in più,137mila metri quadrati di superficie e 15mila posti a sedere aggiuntivi, il Salone del Libro ha spazio sufficiente per un format nuovo di zecca, che vede sette sezioni tematiche parallele alla programmazione generale. La cura delle sezioni è stata affidata a scrittori, scrittrici, intellettuali e artisti, che avranno il compito, per quell’argomento, di ideare e guidare incontri-evento durante le giornate del Salone.
Teresa Cremisi, presidente di Adelphi, condurrà la sezione Editoria, con l’obiettivo di mostrare al pubblico una panoramica delle diverse realtà editoriali, del lavoro artigianale degli editori e dei loro legami con autori e lettori.
A Melania Mazzucco la sezione Arte, dedicata alle scritture d’arte e alle storie di artisti internazionali, avventure poco conosciute che hanno rivoluzionato la nostra prospettiva.
Alessandro Piperno che guiderà la sezione Romanzo condurrà il pubblico alla scoperta del modo in cui gli scrittori leggono e interpretano i capolavori letterari, con la partecipazione di voci autorevoli come Domenico Starnone.

È innegabile: il romance è il fenomeno letterario più rilevante del momento, che ha catturato l’attenzione del mondo dei giovani lettori con storie coinvolgenti in cui l’amore tra i personaggi principali assume un ruolo centrale, spesso al di fuori dei confini della sua tradizionale struttura narrativa. Questa tendenza non è passata inosservata al Salone di Benini, che ha affidato la sezione dedicata a Erin Doom, una delle principali figure del genere in Italia, autrice di romanzi di successo come Fabbricante di lacrime, portato anche sul grande schermo da un film su Netflix. Doom immergerà in un dialogo al Salone con le voci internazionali che hanno influenzato la letteratura sentimentale contemporanea con uno sguardo al futuro del genere.
La sezione Leggerezza, “Perché nella vita reale abbiamo bisogno anche di spensieratezza”, precisa Benini, sarà curata da Luciana Littizzetto. I suoi incontri indagheranno la narrativa capace di far divertire i lettori. Littizzetto renderà omaggio a Marcello Marchesi, grande umorista e talent-scout di eccezione; fu lui a scoprire, tra gli altri, Gianni Morandi, atteso al Salone per ricordare al pubblico il passato dimenticato di un autore che ha segnato il mondo dello spettacolo italiano nel Novecento.
Francesca Archibugi, Mario Martone, Jasmine Trinca e Paolo Sorrentino saranno invece tra gli ospiti della sezione cinema, a cura di Francesco Piccolo; il pubblico avrà l’occasione di scoprire i processi creativi attraverso cui la letteratura si trasforma in opera cinematografica.
Jill Abramson, giornalista di fama mondiale e prima donna a dirigere il New York Times, incontrerà Francesco Costa, giornalista e vicedirettore del Post. Al centro della sezione Informazione le trasformazioni in corso nella stampa italiana di fronte alla sfida digitale.
Annalena Benini vuole consegnare una manifestazione di forte impronta attuale: immigrazione, disabilità, femminismo, violenza di genere, con un panel in particolare dedicato al racconto delle giornaliste inviate di guerra.
Il programma dettagliato è disponibile sul sito del Salone dal 12 aprile, e sempre on line sarà possibile seguire un ricco programma di eventi in live streaming e interagire con gli ospiti nazionali e internazionali che hanno risposto all’invito.