Da oggi su PBS è disponibile la docu-serie “American Women Saints” sulle vite delle due sante Elizabeth Ann Seton e Francesca Saverio Cabrini presentata in anteprima al Calandra Italian American Institute dal direttore Anthony J. Tamburri.
In occasione del mese della donna, i registi e coniugi Marylou e Jerome Bongiorno hanno deciso di raccontare in chiave moderna le vite delle due sante. Guidate dalla forza dello Spirito Santo sono state pioniere per il popolo italiano e quello statunitense – facendo del bene all’umanità e fondando Ordini religiosi, scuole e orfanotrofi – in un’epoca in cui la donna non aveva poteri ed era incasellata come mera genitrice. La docu-serie ne sottolinea la ferrea determinazione: sono testimonianze di resilienza nel superare le avversità, narrate da una voce fuori campo più spensierata rispetto al solito tono devoto.
Santa Elizabetth Ann Seton (1775-1821) nacque a New York da una famiglia episcopaliana. Si sposò con il ricco commerciante William Seton che, a causa di una malattia grave, fu costretto a trasferirsi in Italia. Arrivati a Livorno nel 1803, nel giro di un mese il marito morì ed Elizabeth rimasta vedova venne avvicinata alla vita di chiesa dalla famiglia Filicchi, console americano nella città toscana. Quando tornò negli Stati Uniti si convertì ufficialmente al cattolicesimo e a Baltimora cominciò il suo operato, dedicandosi alle donne vedove con figli piccoli e riuscì ad aprire molte scuole. Fondò l’ordine di Suore della Carità di San Giuseppe. È stata dichiarata la prima santa cattolica nata in America.
“Ad accomunare le due Sante ci sono la tenacia, lo Spirito Santo: la presenza di due donne che hanno avuto la forza spirituale di diventare punti di riferimento – ha spiegato Don Luigi Portarulo, parroco della Chiesa Our Lady of Pompeii nel West Village. – Io mi ritrovo soprattutto in Santa Francesca Saverio Cabrini che, attraverso la decisione di papa Leone XIII, venne mandata a New York per sostenere gli immigrati italiani. Pensavano di arrivare e trovare i marciapiedi lastricati d’oro, invece vivevano tante situazioni difficili. C’era già una grande comunità, ma le persone avevano bisogno di una guida nella Chiesa. Ed è quello che mi è richiesto come sacerdote perché è ciò di cui hanno bisogno gli immigrati oggi, anche se il fenomeno è completamente diverso da allora”.
A fine Ottocento, Madre Cabrini delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù da Codogno venne spedita a New York dal Papa, seppur inizialmente intenzionata a trasferirsi in Cina. “Mi ha affascinato proprio l’accettazione del disegno di Dio – ha continuato Don Luigi. – Nonostante in partenza il suo desiderio la portasse altrove, poi il Signore, la Provvidenza, ci indica qual è il progetto su cui noi dobbiamo lavorare in base alle nostre qualità. E lei lo ha portato avanti con forza e obbedienza riconoscendone il vero significato”.
In conclusione, don Luigi ha dichiarato: “Santa Cabrini ha rivoluzionato e reso migliore la vita di tanti bambini qui negli Stati Uniti. Oggi il primo orfanotrofio che lei ha fondato è un liceo a Inwood, la Mother Cabrini High School. Ed è la prima santa italiana naturalizzata americana.