Nei giorni scorsi, il Dipartimento della salute di New York ha reso pubblica l’intenzione di modificare l’attuale legge locale per impedire l’utilizzo di sigarette di qualsiasi tipo nelle aree di ristorazione all’aperto.
Secondo l’attuale normativa, è possibile fumare tabacco e utilizzare sigarette elettroniche, purché non contengano estratti di cannabis, in aree “contigue” all’aperto che abbiano alcuni requisiti, come l’esposizione di cartelli che indichino le apposite aree fumatori.
La lotta al fumo in città ha radici lontane: fu il Sindaco Michael Bloomberg a vietarlo nel 2003 all’interno di bar, ristoranti e luoghi di lavoro, e successivamente sempre la sua amministrazione a impedirlo nel 2011 anche nei parchi pubblici.
L’esempio di New York è stato seguito nel tempo da altre città americane perché ritenuto efficace. Uno studio promosso dal Dipartimento della Salute pubblicato nel 2023 ha in effetti dimostrato che il fumo di sigaretta fra gli studenti delle scuole superiori è sceso dal 27,1% del 2000 al minimo storico del 2,1%, con un calo complessivo del 92%, e ha confermato il successo della campagna intrapresa. Risulta diminuito anche l’utilizzo di sigarette elettroniche, nel 2018 venivano utilizzate da circa il 27,4% dei giovani, mentre nel 2022 a usarle è stato soltanto 18,7%, con un calo del 32%.
Il Dipartimento Sanitario della città ha promosso un’audizione pubblica prevista nel prossimo mese di marzo, in cui ha invitato i cittadini a esprimersi sulla tematica.