Quasi 5.500 aggressioni in un anno, per una media di 15 al giorno. Quella della violenza contro gli agenti di polizia è diventata ormai una vera e propria emergenza a New York.
Il dipartimento di polizia della Grande Mela – già alle prese con un generale clima di ostilità per il presunto razzismo contro gli afroamericani – ha dovuto fare i conti negli ultimi anni con un’impennata di aggressioni: dai 3.933 episodi del 2021 si è passati ai 4.724 del 2022 (+20%). I dati provvisori del 2023 mostrano un trend inarrestabile: 4.077 solo fino a settembre, il che significa che la cifra potrebbe essere arrivata a 5.436.
“L’anno scorso sono stati aggrediti e feriti oltre 5.000 poliziotti: non è solo un record, ma è una vera e propria epidemia”, ha dichiarato al New York Post il presidente della New York Police Benevolent Association Patrick Hendry, il più grande sindacato di polizia del Paese.
“Le aggressioni violente agli agenti di polizia a cui abbiamo assistito di recente non nascono dal nulla. Questo clima negativo si è formato per anni (e) non migliorerà fino a quando chi attacca gli agenti di polizia non sarà sistematicamente punito e rinchiuso in carcere. E questo non accadrà a meno che i newyorkesi non si facciano sentire per esigere la fine del caos”.
Si stima che circa 350 agenti siano stati “seriamente feriti” lo scorso anno. E il 2024 non si è certo aperto meglio, dato che appena una settimana fa due poliziotti in servizio a Times Square sono stati brutalmente pestati da un gruppo di 14 migranti.