Non c’è mai fine all’impegno che la American-Italian Cancer Foundation mette nel rendere gli screening per il cancro al seno accessibili a tutti.
L’ultima novità in termini di tempo è una modernissima macchina per mammografia 3D installata sul suo “Mammogram Bus”, un grande veicolo azzurro che viaggia per i quartieri più difficili di New York offrendo a molte donne un controllo senza costi per il paziente.
Un potenziamento tecnologico, quello iniziato in queste settimane, che rappresenta non soltanto un grande passo avanti nella prevenzione del cancro al seno, ma che serve da testimonianza alla dedizione incrollabile della AICF nell’offrire assistenza sanitaria di alta qualità a donne che non avrebbero la possibilità di accedere alle strutture mediche di New York.
Fondata nel 1980 dal Professor Umberto Veronesi e da Alessandro di Montezemolo, la AICF è nata per costruire un ponte medico-scientifico tra Italia e Stati Uniti. Veronesi, rinomato per le tecniche chirurgiche di conservazione del seno nel trattamento del cancro, immaginò infatti una partnership che potesse consentire a scienziati giovani e brillanti di essere esposti a idee, tendenze e tecniche di ricerca in grado di arricchire la comunità scientifica e promuovendo così la collaborazione internazionale.

L’ispirazione dietro i programmi della AICF risiede infatti, anche a distanza di oltre 40 anni, nell’innovazione della ricerca. Sono due le iniziative principali attraverso cui la fondazione opera: il Programma internazionale di borse di ricerca post-dottorato e il Programma di screening del cancro al seno mobile e gratuito che ha aiutato negli anni decine di migliaia di pazienti.
Nel frattempo, il Mammogram Bus continua a viaggiare per la città e ad evolversi. “Siamo entusiasti di presentare questa nuovissima unità di mammografia 3D sul nostro Bus – ha detto il chairman Daniele Bodini – Questo potenziamento rafforza il nostro impegno nel fornire i migliori servizi di screening per il cancro al seno alle comunità che assistiamo. È una tecnologia che ci permette di essere all’avanguardia nella diagnosi precoce del cancro al seno”.
Il nuovo sistema è chiamato Siemens Mammomat Revelation VC20, è dotato di tecnologia all’avanguardia ed è in grado di migliorare la precisione e i la risoluzione dell’immagine del seno: elementi fondamentali per una corretta diagnosi e prevenzione.

Quando lo incontriamo è a Bay Ridge, Brooklyn, un quartiere a basso reddito pro capite abitato da una comunità che parla prevalentemente arabo o spagnolo. È una mattina grigia e fredda, piove da quando è sorto il sole, ma fuori dal bus c’è la coda di donne che attendono il loro turno.
“Non ho l’assicurazione medica – dice Maria poco prima di iniziare la visita – e quindi qui, con il servizio senza costi per me, riesco comunque a farmi controllare”. La sua è una storia drammatica. In famiglia molti sono morti a causa del cancro e lei ha paura che le capiti la stessa sorte: se non ci fosse il bus della AICF, non riuscirebbe a fare lo screening.
“È un approccio inclusivo – spiega lo staff – che garantisce alle donne, indipendentemente dal loro status economico, l’accesso a servizi di diagnosi precoce”.
Un simbolo di speranza che viaggia senza sosta nelle strade lontane dal centro di New York, quelle che non sembrano nemmeno parte della città, dove le case sono basse e tutte attaccate. Lì, tra gli ultimi, l’azzurro splendente del bus dona un po’ di conforto e spiega a chiunque faccia una domanda quanto la prevenzione sia capace di salvare molte vite.


